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Parola di viaggiatrice: "Palermo è così bella ca m'acceca"

Pubblichiamo un pensiero sulla città di Palermo, scritto dall'assistente di volo Carola Manzella. Un pensiero in controtendenza, impregnato di dolcezza e speranza

  • 5 novembre 2014

Perchè? Perchè al Palermitano piace ricordare: muore un generale e gli si intesta una via, muore chi vuciava alla Mafia e gli si intesta un aeroporto. Al Palermitano piace, a noi piace. Il Palermitano ama la domenica, la sogna, la aspetta. E quando arriva la prepara. Quand'è domenica, i fiori a Palermo sono più belli, lo sfincione più buono e il foro italiaco più grande. Quand'è domenica papà s'asetta nu divanu ca cè paittita, e mamma fa i piatta.

A Palermo, il caffè avvicina tutti. Di lavoro se ne parla davanti ad un caffè, di pomeriggio "ni viremu p'un cafè". Palermo è tutto: è il mio dirimpettaio, è il cane randagio del politeama curato dai volontari, è il traffico. Palermo è tutto. Palermo è troppo. Palermo è affetto. Palermo [...] è la fidanzata dalla cui ogni tanto pensi di aver il bisogno di evadere.

Vado al Falcone e Borsellino, parto. Mamma Roma è bellissima, il Colosseo di sera, è strepitoso. Ho bisogno di Palermo. Torno: uscire dall'aereo è casa, sono a 35km e passa da casa mia e già sentire il dialetto al bar, vedere le macchine in doppia fila uscendo dall'aeroporto mi fa sentire sotto le coperte del mio letto.

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A Palermo la birra con gli amici è più fredda, è più buona [...] perchè le nostre scarpe non camminano sull'asfalto ma sui balati ra vucciria e u centro, tra luci gialle e mattoni levigati dal tempo: camini e camini e parri e la birra l'hai sempre nnè mano, hai cambiato tre locali ma hai in mano la birra del primo, perchè tutta questa bellezza e benessere t'ha distratto ed è cosi che a Palermo la birra unn'è chiu atturrunata ma ancora è buona, perchè siamo in un sogno e tutto va bene cosi. [...]

Questa città è fuori, è il marciapiede, perchè il bar, il locale, sono fuori per noi, non dentro. Fuori è tutto più bello. Palermo è che al pub ti pigghi a birra e niesci. È quella che un c'è nient i fari, non c'è dove andare, e te ne lamenti bevendo al locale con amici tra due Moretti e una Marlboro. Noi viviamo per strada, noi la viviamo la nostra città, lei ha bisogno di noi e noi impazziamo per lei, non sappiamo starne senza. Palermo è quella che un ci pinsari, offro io, noo mi siddia, v'accatta un pane. È quella che il Palermo è in seria A, in serie B e arrieri in A ma Zamparini un zoccu fa?

Palermo è la quinta città d' Italia, ma il Palermitano fa si che gira vuota e firria si siempre o centro. Chiami un amico e "Sono qua alla magione in centro, dove sei?" "Pure io in centro, via Libertà": perchè col nostro calore e affetto Palermo a cuore la rimpiccioliamo. Ed è sempre centro, è sempre qua, è sempre in zona, è qua vicino. Sto scendendo. Palermo è "il tempo della strada".

Palermo è l'autobus ca un passa mai, ma u passaggio ca c'è sempre, è il citofono che dici "chi è" e ti risponde "io" e su fiducia rapi u puittuni. Palermo è il semaforo di via Pitrè ca un passa mai, Palermo è "un jeans e scendo". Palermo è ricchezza e povertà, dal Borgo Vecchio a via Libertà. È l'orologio in alto a piazza Politeama, che per amor suo non chiameremo mai piazza Castelnuovo perchè Politeama "ci sta meglio" la fa più bella, più calda e più verde.[...]

Palermo è affascinante..Palermo è..è difficile da spiegare, è come se quando la si guarda e le si parla lei risponda, Palermo ha il suo eco, lei ci culla, protegge e risponde. È difficile da spiegare.. la gente, i palazzi, i colori, la confusione...è bella, è bellissima. Ho viaggiato tanto, tantissimo, troppo. Ho visto i grattacieli di New York e Dubai, i monumenti di Budapest, Francoforte e Barcellona...ma perchè Palermo è sempre più bella?

Non è perchè mia, è più bella e basta. Ho visto tante città, tanti paesi, tantissima evoluzione nelle altre città. Ma a me basta lei, con le sue luci gialle e i suoi mattoni, con la metro che ancora del 2014 non va, con i lapini abusivi per il pane e tutta la sua anzianità, perchè lei non appartiene al secolo duemila: è rimasta nel novecento e a me piace, a me sta bene cosi.

Cresce. Ma lentamente, e penso sia meglio cosi. Noi Palermitani non ci sapremmo abituare tutto questo, a tutta questa fretta, perchè a Palermo 24 ore per vivere bastano e t'avanzanu..a Milano non bastano per far due commissioni, a Palermo ci sono ore chi mancu sai chi fari, e l'orologio va più lento Le ore passano piano, perchè ti godi il contesto, ti godi l'affetto che ti offre la città.

Palermo cresce, va avanti e mi sta bene cosi. Perché Palermo è bella senza occhiali da sole, senza filtri, senza giganti sponsor che coprono i palazzi distrutti ri cuoissu Vittorio. Non posso e non potete lasciare Palermo se vedete che Palermo soffre. Rimanetele accanto per aiutarla e migliorarla, fate quel che potete, amatela, curatela.

Ascoltatela. Non lasciatela sola, e se lo farete in silenzio vi risucchierà indietro, perché di lei non possiamo disintossicarci, unni ni putemu libbirari. Palermo è cosi bella ca m'acceca.

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