CULTURA

HomeNewsCultura

"Premio Ignazio Buttitta" 2017: tra i premiati anche Vito Parrinello in memoriam

Il Premio, istituito nel 2006, viene assegnato a personalità siciliane che si siano distinte nelle scienze, nella letteratura, nelle arti, nella cultura, nel giornalismo e nell'editoria

Balarm
La redazione
  • 8 novembre 2017

Vito Parrinello con Rosa Mistretta (foto di Giorgio Di Fede)

In questa decima edizione, la Fondazione Ignazio Buttitta ha voluto assegnare il riconoscimento a Aurelio Rigoli, a Tommaso Romano, a Vito Parrinello in memoriam e al Teatro Ditirammu per la loro intensa e preziosa attività di diffusione scientifica e artistica della cultura siciliana.

La cerimonia è in programma mercoledì 8 novembre alle ore 17 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo. A conclusione della cerimonia, alle 19, va in scena in prima assoluta "La fuga di Angelica" a cura della Compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri di Siracusa.

Il Premio, istituito nel 2006, viene assegnato a personalità siciliane che si siano distinte nelle scienze, nella letteratura, nelle arti, nel giornalismo, nell’editoria, e non siciliane che abbiano con la loro attività, significativamente promosso e valorizzato aspetti della cultura dell’Isola.

Il "Premio Ignazio Buttitta" inaugura anche la XLII edizione del "Festival di Morgana" che si tiene a Palermo dall'8 al 12 novembre: promosso dall’Associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari e diretto da Rosario Perricone, il festival è dedicato quest’anno ad Antonino Buttitta.
Adv
Chi sono i premiati di quest'anno? Il palermitano Aurelio Rigoli, professore emerito dell’Università degli Studi di Palermo e Presidente del "Centro Internazionale di Etnostoria Fondazione Prof. Aurelio Rigoli" che egli stesso ha fondato negli anni Settanta. I suoi interessi scientifici hanno riguardato anzitutto la filologia della letteratura folklorica siciliana e il rapporto tra folklore e storia.

Tali studi lo hanno condotto a definire un percorso disciplinare originale e di cui egli può essere considerato l’iniziatore, l’Etnostoria, volta a perseguire un tracciato storiografico integrale ed integrato con tutte le fonti possibili (orali/immateriali, materiali, iconografiche, musicali, gestuali, etc.), al di là della storiografia che si fonda su fonti esclusivamente scritte. Tra i tanti riconoscimenti nazionali e internazionali, ha ricevuto la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica per i suoi singolari meriti accademici

Tommaso Romano è un poeta e saggista che dirige le Edizioni Thule da lui fondate nel 1971, ora Fondazione Thule Cultura, con le quali produce un ricchissimo catalogo di saggistica, narrativa, arte e varia di oltre seicento titoli. Dirige le riviste "Spiritualità e letteratura" e "Ara Pacis". È professore di Filosofia e Scienze Umane al Liceo statale Regina Margherita e ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Attivissimo operatore culturale, ha ricoperto vari e prestigiosi incarichi e attualmente è Consigliere della Società siciliana di Storia Patria.

Vito Parrinello è nato a Palermo nel 1950 ed è scomparso improvvisamente nel giugno di quest’anno, è stato l’erede di una ricchissima tradizione musicale risalente agli anni Trenta. Lo zio, Giovanni Varvaro, fu fondatore insieme al Maestro Carmelo Giacchino di un’antica formazione di canto folklorico costituitasi nel 1935, il celebre Coro della Conca d’Oro che raggiunse fama internazionale e del quale faceva parte anche Irene D’Onufrio, madre di Vito.

Varvaro e D’Onufrio trasmisero la passione per il folk e il modo interpretativo del sentimento popolare siciliano a molti allievi, tra cui lo stesso Parrinello, accostatosi con dedizione alla chitarra, e Rosa Mistretta, interprete di canto popolare. Questi ne hanno seguito attentamente gli insegnamenti e hanno continuato la tradizione attraverso varie esperienze e formazioni, proseguendo in un percorso di ricerca etnomusicale culminato nella istituzione, nel 1995, della Compagnia di canto e memorie popolari Ditirammu.

Il Teatro Ditirammu, uno tra i più piccoli in Italia, è stato inaugurato a Palermo nello storico quartiere della Kalsa, nelle ex scuderie di Palazzo Petrulla, nel maggio del 1998. Sin dall’inizio l’Associazione si è impegnata nella promozione e nella divulgazione delle tradizioni folkloriche teatrali e musicali siciliane attraverso un incalcolabile numero di spettacoli, performance, concerti ed esibizioni sia in seno al Teatro stesso che in tantissime altre sedi nazionali e internazionali, con una modalità, divenuta ormai rituale, che prevede il coinvolgimento di artisti, attori, giornalisti, studiosi non solo siciliani nonché dei figli Elisa, attrice, cantante, sceneggiatrice e regista, e Giovanni, interprete di tamburello e percussioni, oggi eredi del patrimonio artistico di famiglia.

Negli anni scorsi, il Premio è stato assegnato a: Vincenzo Consolo, Giuseppe Giarrizzo, Giuseppe Tornatore, Alberto Varvaro, Francesco Renda, Ferdinando Scianna, Stefano Vilardo, Salvatore Silvano Nigro, Enzo Sellerio, Giovanni Sollima, Francesco Alberoni, Gioacchino Lanza Tomasi, Gianni Puglisi, Antonino Mancuso, Italia Napoli, Alfio Antico, Tullio De Mauro, Alfonso Giordano, Pina Patti Cuticchio, Giuseppe Quatriglio, Maria Costa, Nino De Vita, Natale Tedesco, Franco Scaldati, Marcello Sorgi, Matteo Collura, Alessandro Musco, Coro della Settimana Santa di Montedoro.

Il "Premio Ignazio Buttitta" è realizzato con il contributo dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana e del MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione dell’Associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI