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Singapore chiama Palermo: ci pensano Valerio e Marco con un'azienda di export

I palermitani Valerio Bordonaro e Marco Scaglione hanno dato vita a "Nearco": una società di consulenza per l'export del made in Italy che sbarca a Singapore

  • 23 gennaio 2018

Marco Scaglione, fondatore di Nearco insieme a Valerio Bordonaro

Nearco è un’innovativa sturt-up ideata da due giovanissimi palermitani, Valerio Bordonaro e Marco Scaglione, per portare nel mondo il gusto sano del Made in Italy.

«A scuola e all'università ci hanno sempre inculcato che saremmo dovuti diventare la classe dirigente del futuro - spiega Bordonaro - che le cose fossero certe e che gli enfant prodige sarebbero ineluttabilmente diventati stelle del firmamento. Nessuno ci ha mai educato al rischio e a fare scelte dettate dalle passioni».

E continua: «Io ho sempre cercato la mia affermazione nel lavoro certo, ben pagato e di prestigio, ma dopo cinque anni di organizzazioni internazionali ho trovato il coraggio di puntare davvero su me stesso».

Così è iniziata la mia intervista a Valerio Bordonaro co-founder di Nearco, società di consulenza con base a Palermo. Valerio è uno dei due fondatori di Nearco insieme con Marco Scaglione. Entrambi palermitani di origine, i due trentenni, amici fin dai remoti tempi dell’asilo, si sono ritrovati a essere soci anche negli affari.
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I due, ciascuno nei rispettivi settori di competenza, hanno dedicato all’export e all’internalizzazione gran parte dei propri studi e delle loro esperienze professionali.

«Dopo aver lavorato alcuni anni in diverse istituzioni europee nel settore della politica commerciale - racconta ancora Valerio Bordonaro, managing partner di Nearco - ho pensato fosse il momento di mettere in pratica tutta la teoria, la conoscenza delle dinamiche e anche la rete di contatti sviluppata in questo percorso».

«Confrontandomi con Marco Scaglione - racconta - che si è fatto le ossa in studi legali d’affari, abbiamo condiviso il desiderio di essere più efficaci nel lavorare per il tessuto produttivo del nostro Paese: e così è nata Nearco».

La start-up Nearco punta tutto su un nuovo concetto di società di consulenza, lontano dalla solita idea del tradizionale meccanismo della consulenza aziendale.

L’esperimento è quello di una società di marketing e consulenza secondo un innovativo progetto proattivo: «Non siamo noi a cercare i clienti ma, con questa nuova formula, sono i clienti che, interessati ai servizi Nearco, cercano noi – spiega Valerio. Nearco, infatti, è pronta a servire nel settore dell’internalizzazione e dell’export veri e propri pacchetti completi di consulenza per le aziende, offrendo brand and product awareness (test di mercato e dei prodotti) e al fine di valutare il loro inserimento nella grande distribuzione o nei canali Hoereca».

Uno dei progetti portati avanti da Nearco, per esempio, è Italia Store, che mette bandiera a Singapore. Perché proprio Singapore? «Perché a Singapore ho sentito una fame di export pazzesca».

Italia Store sarà nient’altro che una bottega agroalimentare con sede a Singapore, ma una bottega che svolge, insieme, due fondamentali funzioni: quella tradizionale di drogheria di prodotti agroalimentari made in Italy, e quella innovativa di contact point per gli importatori locali che vogliano mettersi in contatto con le aziende italiane del settore agroalimentare.

Non si tratta quindi di un semplice punto vendita, ma il carattere innovativo del progetto è strettamente collegato a Nearco: attraverso lo store Nearco testerà per le aziende i loro prodotti e rimanderà regolarmente alle case produttrici feedback di mercato.

Contemporaneamente poi, si occuperà di creare per le aziende presenti nello store contatti con i canali della distribuzione locale e di far conoscere e raccontare i prodotti italiani ai clienti singaporiani.

Altri aspetti innovativi del progetto riguardano il finanziamento dell’idea. Per finanziare il progetto, che porterà per un anno 25 eccellenze del food & beverage made in Italy a Singapore, è stata lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela, grazie alla quale sarà possibile finanziare la prima missione esplorativa del team Nearco nella città-stato del sudest asiatico.

Tuttavia, la campagna su Eppela è destinata a finanziare solo l’1% del progetto Nearco. Per la restante parte, Nearco ha proposto alle aziende partecipanti di accedere al progetto cedendo parte dei propri prodotti in cambio del lavoro di promozione. La formula è quella del media bartering, o baratto pubblicitario.

«Entrambi crediamo che la globalizzazione sia un fenomeno dirompente ma orientabile, per far sì che ne beneficino anche le piccole e medie imprese. Con Marco, abbiamo scelto l'incerto per il certo, stiamo provando ad essere la testa del topo, invece che la coda del leone».

«È una grande soddisfazione poter essere artefici dei propri successi e responsabili dei propri errori. Puntare su di noi vuol dire puntare su un sogno di scardinamento di un ordine costituito che non piace a nessuno».
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