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Torna a Palermo la stretta sulla Movida: la proposta di una "Consulta della Notte"

Una "Consulta della Notte" composta da residenti, operatori culturali e gestori di locali per dialogare attivamente con la città e l'Amministrazione: questa la proposta

Balarm
La redazione
  • 18 maggio 2017

Massimiliano Lombardo

«Forse i Beatles sarebbero stati comunque i Beatles, anche se George, John, Paul e Ringo fossero nati a Palermo – esordisce Masino Lombardo, candidato al consiglio comunale – ma sicuramente non avrebbero avuto vita facile: all'inizio della carriera tutte le band si esibiscono nei locali cittadini. Il regolamento va infatti cambiato per dare spazio alle attività e alle produzioni culturali».

Il Tar di Palermo ha respinto il ricorso presentato dai gestori di locali e ha dato ragione al Comune di Palermo: il regolamento della movida torna in vigore con il divieto di musica all'aperto dopo la mezzanotte e del divieto totale dell'amplificazione nei locali.

A chiedere l’annullamento del provvedimento erano stati i titolari del Al Siciliano, del Jackass, del QVIVI , del Miri, dell’Ombelico del mondo, dell’Anfiteatro, Basquiat Cafè, Cantavespri e dell’Old School da Anto, assistiti dall’avvocato Giovanni Puntarello.
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«La questione va affrontata seriamente e abbiamo il dovere di liberarci dei preconcetti relativi alla vita notturna: una grande città europea non può non avere una società che vive, lavora e si esprime nelle ore che vanno dal tramonto all'alba».

Continua Lombardo. «Una buona Amministrazione deve poter contrastare la movida selvaggia e allo stesso tempo valorizzare la cultura nelle sue diverse forme, con tutte le attività e le produzioni a essa legate. Bisogna sforzarsi per trovare soluzioni e serve capacità di ascolto e di condivisione: se la città cresce è perché c'è un dialogo tra politica e cittadini, che siano residenti, gestori o operatori».

Per questo motivo il giovane politico lancia l'idea dell'istituzione di una Consulta della Notte composta da un sindaco e da un comitato formato da tutti i protagonisti della scena culturale e sociale. Intanto sui social qualcosa si muove: è già attivo un gruppo Facebook.

«Sarà un luogo in cui si potrà discutere delle criticità e delle soluzioni ma soprattutto un luogo intermedio tra la città e l'Amministrazione».
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