"André e Dorine": tra reminiscenza e memoria, un'avventura emozionale al teatro Libero
Una scena di "Andre e dorine"
Uno spettacolo che trascende le barriere linguistiche, che parla d'amore e rapporti di coppia: al Teatro Libero di Palermo dal 29 novembre al primo dicembre l'appuntamento è con lo spettacolo "André e Dorine".
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è prodotto dal Teatro Kulunka di Bilbao per la regia di Iñaki Rikarte con José Dault, Garbiñe Insausti, Edu Cárcamo.
La storia raccontata è quella di André e Dorine, due anziani che vivono ogni giorno tra piccole cose, tra nostalgia e ricordi. A volte, l’abbandono nutre l’indifferenza che lentamente prende il posto di quella passione così forte che un tempo li univa, fino a quando un triste evento non giunge a interromperne la monotonia.
Un evento che divora ricordi e identità. I due anziani si trovano così a dar vita a un nuovo inizio, cercando e frugano nella loro memoria quei ricordi di un’esistenza trascorsa insieme, che permettono loro di salvarsi dall’oblio e ritrovare, con nuova luce, quell’amore che li ha uniti.
La drammaturgia è di José Dault, Garbiñe Insausti, Iñaki Rikarte, Edu Cárcamo, Rolando San Martín, scene di Laura Gómez, musica di Yayo Cáceres, costumi di Ikerne Giménez, luci di Carlos Samaniego “Sama”, maschere di Garbiñe Insausti, fotografia di Gonzalo Jerez “El Selenita”.
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è prodotto dal Teatro Kulunka di Bilbao per la regia di Iñaki Rikarte con José Dault, Garbiñe Insausti, Edu Cárcamo.
La storia raccontata è quella di André e Dorine, due anziani che vivono ogni giorno tra piccole cose, tra nostalgia e ricordi. A volte, l’abbandono nutre l’indifferenza che lentamente prende il posto di quella passione così forte che un tempo li univa, fino a quando un triste evento non giunge a interromperne la monotonia.
Un evento che divora ricordi e identità. I due anziani si trovano così a dar vita a un nuovo inizio, cercando e frugano nella loro memoria quei ricordi di un’esistenza trascorsa insieme, che permettono loro di salvarsi dall’oblio e ritrovare, con nuova luce, quell’amore che li ha uniti.
La drammaturgia è di José Dault, Garbiñe Insausti, Iñaki Rikarte, Edu Cárcamo, Rolando San Martín, scene di Laura Gómez, musica di Yayo Cáceres, costumi di Ikerne Giménez, luci di Carlos Samaniego “Sama”, maschere di Garbiñe Insausti, fotografia di Gonzalo Jerez “El Selenita”.
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