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Il più grande "Don Chischiotte" di sempre: il balletto di Petipa al Teatro Massimo

  • Stagione Opere e Balletti 2018
  • Teatro Massimo - Palermo
  • Dal 20 al 25 febbraio 2018 (evento concluso)
  • 20.30 (martedì 20, venerdì 23 e sabato 24), 18.30 (mercoledì 21 e giovedì 22), 17.30 (domenica 25)
  • Da 85 a 14 euro
  • I biglietti si possono acquistare online oppure al botteghino del teatro dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio oppure telefonicamente al numero 091.6053580 o via mail email all'indirizzo biglietteria@teatromassimo.it
Balarm
La redazione
Il balletto Don Chisciotte si basa sul famoso romanzo di Miguel de Cervantes dal titolo "Don Chisciotte della Mancia", anche se esistono molti adattamenti del lavoro, la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa: proprio questo è il balletto in tre atti di scena al Teatro Massimo che debutta martedì 20 febbraio alle 20.30 e resta allestito fino a domenica 25.

Sulla musica di Ludwig Minkus, fu rappresentato per la prima volta il 14 dicembre 1869 dal Balletto del Bol'šoj, a Palermo i personaggi e interpreti sono: Basilio Leonid Sarafanov e Kitri Olesja Novikova. Il Corpo di Ballo e l'Orchestra sono del Teatro Massimo per l'allestimento del Teatro dell'Opera di Tbilisi.

La trama del balletto narra del tentativo infruttuoso di un uomo molto ricco, Gamache (Comacho nel romanzo), di sposare la bella Kitri (Quitera) che invece si innamora di Basil (Basilio), un giovanotto del villaggio.
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Il padre di Kitri non vuole che sua figlia sposi Basil. Allora Kitri e Basil scappano e organizzano una festa in una taverna, ma il padre li vede e li insegue arrivando così alla taverna. Basil, visto il padre di Kitri, fa finta di essere in punto di morte. Kitri allora chiede al padre l'approvazione del matrimonio prima che Basil muoia e il padre approva, Basil si alza da terra e dopo un po' si festeggia con una gran festa.

L'opera è divisa in tre atti: un breve prologo di mimica è seguito da un episodio chiamato "Una piazza a Barcellona" in cui la coreografia classica imita lo stile spagnolo con una serie di frizzanti danze di carattere.

Il secondo episodio, "L'accampamento zingaro" presenta un forte contrasto: qui la pantomima e le danze di carattere regnano sovrane. Il terzo episodio, chiamato "Il sogno", è puramente classico con esclusivamente ballerine. La celebrazione finale del matrimonio è un lungo grand pas de deux con i personaggi principali.
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