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"La Notte trasfigurata" e "Gran Partita": la magia della classica al Politeama Garibaldi

  • Politeama Garibaldi - Palermo
  • Dal 19 al 20 gennaio 2018 (evento concluso)
  • 21.00 (venerdì) e 17.30 (sabato)
  • Da 25 a 12 euro
  • I biglietti si possono acquistare al botteghino del Politeama Garibaldi fino un'ora e mezza prima dello spettacolo e online tramite il sito web dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. È possibile contattatare il botteghino al numero 091.6072532 o via mail all'indirizzo biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it. Sconto del 50% per studenti e under 30.
Balarm
La redazione

Il direttore d'orchestra Tiziano Severini

A dirigere l'Orchestra Sinfonica Siciliana è Tiziano Severini per il concerto organizzato venerdì 19 gennaio alle 21 al Politeama Garibaldi di Palermo (replica sabato 20 alle 17.30).

In programma Schoenberg "La Notte trasfigurata op.4" e Mozart "Gran Partita in si bem. magg. KV 361"

"Verklärte Nacht", in italiano Notte trasfigurata, è considerata la prima opera di rilievo di Arnold Schönberg. Fu scritta nel 1899 quando l'autore aveva 25 anni. Egli riprese l'omonima poesia di Richard Dehmel tratta dalla raccolta Weib und Welt del 1896.

Richard Dehmel fu un poeta tedesco nato a Wendisch Hermsdorf (Brandeburgo) il 18 novembre 1863, morto a Blankensee (presso Amburgo) l'8 febbraio 1920. La qualità poetica di Dehmel è dubbia; sicuramente la sua poesia incontrava i gusti del pubblico a lui contemporaneo. Nel 1950 Schoenberg lo additò come uno dei "principali rappresentanti dello spirito del tempo nella poesia".
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La "Serenata n. 10 in Si bemolle maggiore K 361 (K6 370a)", nota anche come Gran Partita, è un'opera di Wolfgang Amadeus Mozart considerata profondamente innovativa nel modo di concepire la partitura per strumenti a fiato.

Questa composizione si discosta dal tono galante, prevede ben tredici strumenti (dodici a fiato ed il contrabbasso) ed è la più ampia e complessa delle opere composte da Mozart nell'ambito di questo tipo di composizioni.

La partitura originale non prevedeva infatti la sostituzione del contrabbasso con il controfagotto. Anche la denominazione di Gran partita, presente nel manoscritto, non sembra sia stata voluta da Mozart. La datazione certa della scrittura dell'opera riveste una importanza maggiore in quanto permetterebbe di sistemare alcuni particolari della biografia dello stesso Mozart nonché potrebbe meglio farci comprendere la sua evoluzione artistica.
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