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Ravel, Copland e Mussorgskij declinati in clarinetto: Lillo Palermo solista al Politeama

  • Politeama Garibaldi - Palermo
  • Dal 30 al 31 marzo 2018 (evento concluso)
  • 21.00 (venerdì) e 17.30 (sabato)
  • Da 25 a 12 euro
  • I biglietti si possono acquistare al botteghino del Politeama Garibaldi fino un'ora e mezza prima dello spettacolo e online tramite il sito web dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. È possibile contattatare il botteghino al numero 091.6072532 o via mail all'indirizzo biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it. Sconto del 50% per studenti e under 30.
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La redazione

Il direttore d'orchestra Yan Pascal Tortelier

Da Berlioz a Beethoven passando per Paganini: la serata dell'Orchestra Sinfonica Siciliana vedrà sul podio del Politeama Garibaldi di Palermo il direttore Yan Pascal Tortelier venerdì 30 marzo alle ore 21 (replica sabato 31 alle 17.30).

Il protagonista del concerto è Lillo Palermo al clarinettosolista: eseguirà insieme all'Orchestra Valses nobles et sentimentales di Ravel, il Concerto per clarinetto di Copland e Quadri d'una esposizione da Mussorgskij.

Valses nobles et sentimentales (Valzer nobili e sentimentali) per orchestra: la prima di quest'opera di Ravel fu un disastro, tra il pubblico che invece di ascoltare, chiacchierava del più e del meno distraendosi. Ravel avrebbe voluto comporre, almeno stando all'intestatario della dedica e primo esecutore, il pianista Louis Aubert, una raccolta di valzer sul modello di Schubert.

Il pubblico che ascoltò per la prima volta Le Valses, senza che fosse citato l'autore alla Société Musicale Indépendante, doveva votare per l'attribuzione di ogni pezzo. "La paternità delle Valses – scrisse Ravel - mi fu riconosciuta solo da una minima maggioranza".
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Composte per i concerti organizzati dalla Société Musicale Indépendante fondata nel 1909 da alcuni allievi di Fauré, tra cui lo stesso Ravel, in contrapposizione alla conservatrice Société Nationale de Musique, le Valses nobles et sentimentales furono perciò eseguite in un concerto estremamente singolare, il 9 maggio 1911.

Pochi indovinarono l'autore, nonostante fossero presenti musicisti famosi come il pianista svizzero Alfred Cortot. Un anno dopo l'infelice versione pianistica, Ravel orchestrò gli otto valzer, di cui si compone questo lavoro, per il balletto Adélaïde ou Le language de fleures, che fu messo in scena il 22 aprile del 1912 al Théâtre du Châtelet nell'ambito dei concerti di danza di mademoiselle Trouhanova. Questo l'elenco dei valzer: Modéré, Assez lent, Modéré, Assez animé, Presque lent, Assez vif, Moin vif, Epilogue. Durata: 17'

 Il Concerto per clarinetto, archi e arpa: Copland lo compose tra il 1947 e il 1948 su commissione del famoso clarinettista jazz, Benny Goodman, soprannominato il re dello swing, che lo eseguì il 6 novembre 1950.

Copland aveva appena completato la sua terza sinfonia ed era di ritorno da Rio de Janeiro, dove, nei momenti di pausa, aveva abbozzato il primo dei due movimenti di cui si compone il lavoro.

L'incontro con Benny Goodman fu molto importante per Copland che, in precedenza, aveva confessato a Philip Ramey di aver utilizzato elementi ispirati dal linguaggio jazz adottato dal gruppo del celebre clarinettista, precisando, tuttavia, che tutti gli elementi tratti dal jazz e presenti in questo concerto non avevano nulla a che fare con l'improvvisazione jazz per la quale Benny Goodman e il suo sestetto erano diventati famosi. Copland, fuse elementi legati alla musica popolare dell'America del Nord e del Sud, presenti, soprattutto, nella cadenza che collega i due movimenti, di cui si compone il lavoro, eseguiti senza soluzione di continuità; è abbastanza riconoscibile, infatti, una melodia brasiliana ascoltata dal compositore stesso a Rio.

Il Concerto è così diviso: Slowly and expressively (Lento ed espressivo); Cadenza; Rather fast (Abbastanza veloce). Durata: 18'
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