Archivio di Stato alla "Gancia": visita all'ex convento dei Frati Minori Osservanti
L'archivio di Stato alla "Gancia" a Palermo
La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Per tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare l'Archivio di Stato di Palermo nel complesso di Santa Maria degli Angeli detta "Gancia"
Con il termine di Gancia o Grancia si intendevano i poderi appartenenti ai monasteri. Il convento appartenne ai Frati Minori Osservanti di San Francesco, che già disponevano di un analogo complesso fuori porta, a Santa Maria di Gesù.
Il convento sorse nell’ultimo ventennio del ‘400, mentre la chiesa fu costruita nel ‘500. Al complesso si aggiunse poi un chiostro e un refettorio per duecento frati. La chiesa annovera le tele di Vincenzo Romano e di Pietro Novelli, gli stucchi del Serpotta e le sculture del Gagini. Nel cortile c’è la campana che, secondo la tradizione, il 4 aprile 1860, con il suo suono, diede inizio alla rivolta antiborbonica.
Per tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare l'Archivio di Stato di Palermo nel complesso di Santa Maria degli Angeli detta "Gancia"
Con il termine di Gancia o Grancia si intendevano i poderi appartenenti ai monasteri. Il convento appartenne ai Frati Minori Osservanti di San Francesco, che già disponevano di un analogo complesso fuori porta, a Santa Maria di Gesù.
Il convento sorse nell’ultimo ventennio del ‘400, mentre la chiesa fu costruita nel ‘500. Al complesso si aggiunse poi un chiostro e un refettorio per duecento frati. La chiesa annovera le tele di Vincenzo Romano e di Pietro Novelli, gli stucchi del Serpotta e le sculture del Gagini. Nel cortile c’è la campana che, secondo la tradizione, il 4 aprile 1860, con il suo suono, diede inizio alla rivolta antiborbonica.
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