VISITE ED ESCURSIONI
HomeEventiVisite Ed Escursioni

La visita alla chiesa di Badia Nuova: uno scrigno di tesori vicino alla Cattedrale

  • Le vie dei tesori 2017
  • Chiesa della Madonna di Monte Oliveto o Badia Nuova - Palermo
  • 30 settembre 2017
    1, 7, 8, 14, 15, 28, 29 ottobre 2017 (evento concluso)
  • 9.30 - 13.00 e 15.00 - 18.30
  • 2 euro (coupon singola visita), 5 euro (coupon 4 visite), 10 euro (coupon 10 visite)
  • Acquisto coupon solo online sul sito de "Le vie dei tesori". Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.8420219 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00)
Balarm
La redazione

La Chiesa della Madonna di Monte Oliveto detta "Badia Nuova" a Palermo

Sono 110 luoghi di Palermo di interesse storico e artistico aperti alle visite guidate per "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che giunge alla sua undicesima edizione e che si svolge dal 29 settembre al 29 ottobre.

Per alcuni i weekend della rassegna, ogni sabato e domenica, è possibile visitare la Chiesa di Badia Nuova.

A due passi dalla Cattedrale, in via dell’Incoronazione all’angolo con piazzetta Sett’Angeli, sorge la seicentesca chiesa della Madonna di Monte Oliveto, conosciuta da tutti come Badia Nuova. Mariano Smeriglio fu l’architetto che la realizzò.

Al suo interno custodisce pregevoli opere d’arte di Pietro Novelli, Gioacchino Martorana e Giuseppe Patania. Un tesoro che ospita anche splendidi stucchi del grande Giacomo Serpotta e del fratello Giuseppe. A lasciare a bocca aperta i visitatori, sono anche gli affreschi realizzati da Filippo Tancredi.

Un imponente edificio affianca la chiesa. Fu costruito adattando quel che restava del vecchio arcivescovado e fu dimora dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio, consigliere di Guglielmo II di Sicilia e artefice della ricostruzione della Cattedrale.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

COSA C'È DA FARE