La visita guidata all'Archivio Storico Comunale: un tuffo nella memoria cittadina
L'Archivio Storico comunale di Palermo
Torna a Palermo la manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento): giunta alla sua undicesima edizione, dal 29 settembre al 29 ottobre apre le porte dei luoghi d'arte della città, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Per tre weekend, dal 13 al 15, dal 20 al 22 e dal 27 al 29 ottobre, è possibile visitare l'Archivio Storico Comunale. Settemila metri di scaffalature lignee cariche di carte e volumi manoscritti: documenti che custodiscono la memoria di sette secoli della città di Palermo, dalla fine del XIII secolo alla metà del Novecento.
L’Archivio storico comunale è uno scrigno inesauribile di tesori. Dal registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patrii, raccolta di cimeli risorgimentali tra i quali lettere autografe di Garibaldi, Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nello splendido ex Convento di San Nicolò da Tolentino, dove è possibile ammirare la superba “Aula Grande” di Giuseppe Damiani Almeyda, con la scala a chiocciola che porta ai ballatoi percorribili e i quattro grandi argani in legno, provvisti di cestelli per una più funzionale movimentazione delle carte.
Per tre weekend, dal 13 al 15, dal 20 al 22 e dal 27 al 29 ottobre, è possibile visitare l'Archivio Storico Comunale. Settemila metri di scaffalature lignee cariche di carte e volumi manoscritti: documenti che custodiscono la memoria di sette secoli della città di Palermo, dalla fine del XIII secolo alla metà del Novecento.
L’Archivio storico comunale è uno scrigno inesauribile di tesori. Dal registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patrii, raccolta di cimeli risorgimentali tra i quali lettere autografe di Garibaldi, Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nello splendido ex Convento di San Nicolò da Tolentino, dove è possibile ammirare la superba “Aula Grande” di Giuseppe Damiani Almeyda, con la scala a chiocciola che porta ai ballatoi percorribili e i quattro grandi argani in legno, provvisti di cestelli per una più funzionale movimentazione delle carte.
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