Letture, racconti e scoperte: il salotto culturale pop-rococò di Archikromie
Archikromie organizza, sabato 16 settembre alle 18, il nuovo appuntamento con il salotto culturale pop-rococò che prevede un itinerario nella cornice della chiesa del Sant'Angelo Custode.
Si conversa sul Settecento, epoca dei lumi, si leggono e si ascoltano pagine scelte di narrazioni settecentesche, per scoprire la storia dei luoghi.
I salotti erano situati nella sala di conversazione del palazzo e vi si discuteva di letteratura e arte. Le donne, occupandosi dei salotti, capivano che la condizione di riservatezza consentiva una maggiore coscienza di se stesse, delle proprie capacità e del proprio potere.
Nei salotti era importante la parola, lo testimoniano le innovazioni linguistiche e letterarie. Nelle riunioni si conversava con spirito rapido e leggero, fornendo definizioni e repliche e facendo nascere l'imprevisto.
Si discuteva di linguistica, si faceva musica, letture e discorsi su soggetti prefissati. Nel Settecento i salotti diventano luogo d'incontro tra intellettuali e artisti anche stranieri.
Le padrone di casa discutevano con i loro ospiti delle loro ricerche, dei loro libri, promuovendo la diffusione delle nuove idee e scoperte scientifiche. Letture a tema indicano la strada della conversazione per rivivere la memoria dei salotti settecenteschi delle "preziose", sorseggiando il nettare degli dei.
Si conversa sul Settecento, epoca dei lumi, si leggono e si ascoltano pagine scelte di narrazioni settecentesche, per scoprire la storia dei luoghi.
I salotti erano situati nella sala di conversazione del palazzo e vi si discuteva di letteratura e arte. Le donne, occupandosi dei salotti, capivano che la condizione di riservatezza consentiva una maggiore coscienza di se stesse, delle proprie capacità e del proprio potere.
Nei salotti era importante la parola, lo testimoniano le innovazioni linguistiche e letterarie. Nelle riunioni si conversava con spirito rapido e leggero, fornendo definizioni e repliche e facendo nascere l'imprevisto.
Si discuteva di linguistica, si faceva musica, letture e discorsi su soggetti prefissati. Nel Settecento i salotti diventano luogo d'incontro tra intellettuali e artisti anche stranieri.
Le padrone di casa discutevano con i loro ospiti delle loro ricerche, dei loro libri, promuovendo la diffusione delle nuove idee e scoperte scientifiche. Letture a tema indicano la strada della conversazione per rivivere la memoria dei salotti settecenteschi delle "preziose", sorseggiando il nettare degli dei.
COSA C'È DA FARE
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