"Panormus": gli studenti del Danilo Dolci raccontano Palazzo Abatellis
Nell'ambito della manifestazione "Panormus La scuola adotta la città", da venerdi 19 a domenica 21 maggio, Palazzo Abatellis propone delle visite in compagnia degli studenti dell'Istituto Liceo Danilo Dolci.
Opera di Matteo Carnilivari, il palazzo era la residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro Portulano del Regno. Senza eredi, l'Abatellis dispose che il palazzo rimanesse alla moglie, e che alla morte di essa vi venisse fondato un monastero di donne sotto il titolo di Santa Maria della Pietà.
Nel 1526 un gruppo di suore dell'ordine domenicano, provenienti dal monastero di Santa Caterina, vi si trasferì. Nel 1943 il palazzo venne colpito durante un bombardamento aereo e crollarono la loggia, il porticato, tutta l'ala sud-ovest e la parete della torre ovest.
Nelle sale della galleria, sono conservate le opere provenienti da acquisizioni, donazioni ed incameramenti dei beni degli enti religiosi soppressi. Prima di questa sede le opere facevano parte della Pinacoteca della Regia Università e, dal 1866 in poi, delle collezioni del Museo Nazionale di Palermo, divenuto Museo Regionale in seguito al trasferimento delle competenze sui beni culturali dallo Stato alla Regione Siciliana.
Opera di Matteo Carnilivari, il palazzo era la residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro Portulano del Regno. Senza eredi, l'Abatellis dispose che il palazzo rimanesse alla moglie, e che alla morte di essa vi venisse fondato un monastero di donne sotto il titolo di Santa Maria della Pietà.
Nel 1526 un gruppo di suore dell'ordine domenicano, provenienti dal monastero di Santa Caterina, vi si trasferì. Nel 1943 il palazzo venne colpito durante un bombardamento aereo e crollarono la loggia, il porticato, tutta l'ala sud-ovest e la parete della torre ovest.
Nelle sale della galleria, sono conservate le opere provenienti da acquisizioni, donazioni ed incameramenti dei beni degli enti religiosi soppressi. Prima di questa sede le opere facevano parte della Pinacoteca della Regia Università e, dal 1866 in poi, delle collezioni del Museo Nazionale di Palermo, divenuto Museo Regionale in seguito al trasferimento delle competenze sui beni culturali dallo Stato alla Regione Siciliana.
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