Visite alla Chiesa della Pinta: il gioiello barocco riapre dopo il restauro
La Chiesa della Pinta a Palermo
La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Per tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa della Pinta.
Si mostra al pubblico, dopo un lungo restauro, la chiesa di Santa Maria dell'Itria, detta La Pinta, tra San Giovanni degli Eremiti e Palazzo Reale.
Prende il nome dalla preesistente chiesetta di epoca bizantina che sorgeva nell’attuale piazza Vittoria, che era dipinta (da qui il nome La Pinta) e dove nel 1562 fu recitata “La creazione del mondo” del monaco Teofilo Folengo, chiamato L'Atto della Pinta, la prima rappresentazione sacra di cui si abbia notizia in Sicilia.
Quella chiesa nel 1648 fu abbattuta per fare posto a due bastioni a difesa del Palazzo Reale. Così l'Arciconfraternita della Pinta si spostò nel 1662 in questa nuova sede. L'interno è impreziosito dagli stucchi di Giuseppe Serpotta, da affreschi e dal pavimento d'epoca.
Per tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa della Pinta.
Si mostra al pubblico, dopo un lungo restauro, la chiesa di Santa Maria dell'Itria, detta La Pinta, tra San Giovanni degli Eremiti e Palazzo Reale.
Prende il nome dalla preesistente chiesetta di epoca bizantina che sorgeva nell’attuale piazza Vittoria, che era dipinta (da qui il nome La Pinta) e dove nel 1562 fu recitata “La creazione del mondo” del monaco Teofilo Folengo, chiamato L'Atto della Pinta, la prima rappresentazione sacra di cui si abbia notizia in Sicilia.
Quella chiesa nel 1648 fu abbattuta per fare posto a due bastioni a difesa del Palazzo Reale. Così l'Arciconfraternita della Pinta si spostò nel 1662 in questa nuova sede. L'interno è impreziosito dagli stucchi di Giuseppe Serpotta, da affreschi e dal pavimento d'epoca.
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