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Tra guerre di mafia e paesaggi urbani: le foto di Franco Zecchin in mostra ai Cantieri alla Zisa

  • Centro Internazionale di fotografia - Palermo
  • Dal 16 marzo al 16 giugno 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 18.30. Lunedì chiuso
  • Gratuito
Balarm
La redazione

"Ritratto di Carnevale" (Palermo, 1980), foto di Franco Zecchin

Al Centro Internazionale di fotografia di Palermo diretto da Letizia Battaglia, apre al pubblico "Continente Sicilia": mostra di scatti di Franco Zecchin (Milano, 1953), allestita dal 16 marzo al 16 giugno.

Con oltre novanta fotografie in bianco e nero, stampate in diversi formati le immagini attraversano quasi vent’anni della vita e della carriera del noto fotografo dal 1975 al 1994

La selezione di foto è stata operata lavorando sulla tensione tra la ricerca estetica e la critica sociale negli anni delle guerre di mafia e dell'impegno civile in Sicilia: alla brutalità mafiosa, fatta di omicidi e di attentati, si accompagnano i processi e i funerali.

Alle immagini delle esperienze di vita all’interno degli ospedali psichiatrici si alternano invece quelle degli spazi urbani, delle feste religiose, degli incontri e delle relazioni in un contesto sociale denso e aperto sul mondo.

La prospettiva che propone la mostra è antitetica a quella di un’insularità marginale e bloccata nella sua unicità, rassegnata a subire l’oppressione del potere mafioso e incapace di reagire agli stimoli dell’attualità globale. Le proteste universitarie o le mobilitazioni contro le basi americane ricordano che la Sicilia non è solo il luogo di nascita della mafia ma anche dell’antimafia e di numerose sperimentazioni sociali.
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Franco Zecchin nel 1975 si trasferisce a Palermo dove diventa fotografo professionista, integrando il gruppo di fotografi del quotidiano "L'Ora". Lavora sulla mafia, la corruzione politica e le condizioni sociali in Sicilia. Nel 1977, con Letizia Battaglia, crea il primo Centro Culturale per la Fotografia situato nel Sud Italia e, nel 1980, è tra i fondatori del Centro di Documentazione contro la Mafia "Giuseppe Impastato".

Fa teatro e realizza film all’interno dell’ospedale psichiatrico di Palermo. Nel 1988 diventa membro nominé dell’agenzia Magnum. Tra il 1989 e il 1991 conduce un’inchiesta fotografica sui rapporti tra inquinamento industriale e salute pubblica in Slesia (Polonia).

Nel 1991 inizia una ricerca fotografica sul nomadismo e l’uso delle risorse ambientali lavorando per alcuni anni su una decina di società in diverse parti del mondo. Oggi vive e lavora a Marsiglia dove, insieme alle attività di formazione alla fotografia, continua a esplorare il rapporto tra territorio e pratiche sociali attraverso la fotografia.

Le sue foto fanno parte delle collezioni dell’International Museum of Photography di Rochester, del MOMA di New York e della Maison Européenne de la Photographie a Parigi. 

In occasione della mostra il volume "Continente Sicilia" edito da Postcart è in vendita al Centro.
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