Tensioni e paure in una redazione: sul palco del Teatro Libero "Uno che conoscevo"
Corrado Accordino in "Uno che conoscevo"
La vita all'interno della redazione di un telegiornale è frenetica, i ritmi sono stressanti. Ma cosa succede quando comincia a diffondersi una delle paure più insidiose, quella di perdere il lavoro? Ce lo racconta lo spettacolo in programma dal 15 al 17 marzo al Teatro Libero di Palermo.
Si tratta di "Uno che conoscevo", spettacolo prodotto dalla Compagnia Teatro Binario 7 di Monza di e con Corrado Accordino, che insieme a Veronica Franzosi, Valentina Mandruzzato e Chiara Tomei porta in scena una storia angosciante.
Se il lavoro è già di per se piuttosto intenso, gli ascolti sono in calo contribuiscono ad aumentare la preoccupazione: così l'atmosfera si infiamma per niente e l'arrivo di una nuova stagista non aiuta: lei ancora crede nel senso profondo del giornalismo: informare le persone dei fatti, dire la verità.
Ma il sistema è molto più complesso, le leggi che governano il mondo dell’informazione sono altre, ogni notizia provoca una reazione a catena e sono i media che sensibilizzano, dettano le priorità, creano l’agenda setting. E così è necessario imparare le regole del gioco: un subdolo e necessario destreggiarsi tra dinamiche d’ufficio, segreti pericolosi e opportunismi.
Si tratta di "Uno che conoscevo", spettacolo prodotto dalla Compagnia Teatro Binario 7 di Monza di e con Corrado Accordino, che insieme a Veronica Franzosi, Valentina Mandruzzato e Chiara Tomei porta in scena una storia angosciante.
Se il lavoro è già di per se piuttosto intenso, gli ascolti sono in calo contribuiscono ad aumentare la preoccupazione: così l'atmosfera si infiamma per niente e l'arrivo di una nuova stagista non aiuta: lei ancora crede nel senso profondo del giornalismo: informare le persone dei fatti, dire la verità.
Ma il sistema è molto più complesso, le leggi che governano il mondo dell’informazione sono altre, ogni notizia provoca una reazione a catena e sono i media che sensibilizzano, dettano le priorità, creano l’agenda setting. E così è necessario imparare le regole del gioco: un subdolo e necessario destreggiarsi tra dinamiche d’ufficio, segreti pericolosi e opportunismi.
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