Vita e opere di Mario Francese: una vita in cronaca per non dimenticare
Mario Francese
Immagini e parole della mostra "Una vita in cronaca (per non dimenticare)", provano a restituire il filo rosso dell'esistenza e della carriera di Mario Francese, il cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, a quarant’anni dal suo assassinio per mano mafiosa, il 26 gennaio 1979.
Francese è stato uno dei più autorevoli e ultimi testimoni del giornalismo d’inchiesta, in cui il lavoro consisteva nella stesura di articoli dettagliati sulla scalata dei nuovi boss. Si pensi all'unica intervista mai concessa da Ninetta Bagarella, moglie di Riina, e ai pezzi sugli affari mafiosi intorno alla diga Garcia.
L’allestimento della mostra è stata curata dagli studenti del liceo artistico "Damiani Almeyda" di Palermo, uno degli istituti che ha partecipato alla sezione scuola del premio "Mario e Giuseppe Francese", e l'esposizione, a cui hanno collaborato l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, l'associazione "Uomini del Colorado", Libera e il centro studi "Giuseppe Impastato", sarà aperta al pubblico fino al 24 febbraio.
La mostra al No Mafia Memorial è un’occasione per scoprire e riscoprire un giornalista e una stagione difficile della recente storia palermitana. Il suo omicidio fu il delitto che inaugurò la strategia di morte dei corleonesi, sanguinari con gli uomini liberi che in prima linea si opponevano allo strapotere mafioso.
Francese è stato uno dei più autorevoli e ultimi testimoni del giornalismo d’inchiesta, in cui il lavoro consisteva nella stesura di articoli dettagliati sulla scalata dei nuovi boss. Si pensi all'unica intervista mai concessa da Ninetta Bagarella, moglie di Riina, e ai pezzi sugli affari mafiosi intorno alla diga Garcia.
L’allestimento della mostra è stata curata dagli studenti del liceo artistico "Damiani Almeyda" di Palermo, uno degli istituti che ha partecipato alla sezione scuola del premio "Mario e Giuseppe Francese", e l'esposizione, a cui hanno collaborato l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, l'associazione "Uomini del Colorado", Libera e il centro studi "Giuseppe Impastato", sarà aperta al pubblico fino al 24 febbraio.
La mostra al No Mafia Memorial è un’occasione per scoprire e riscoprire un giornalista e una stagione difficile della recente storia palermitana. Il suo omicidio fu il delitto che inaugurò la strategia di morte dei corleonesi, sanguinari con gli uomini liberi che in prima linea si opponevano allo strapotere mafioso.
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