Chiesa di Sant'Onofrio Eremita

Conserva alcune tra le più antiche testimonianze di devozione e folklore a Palermo, tramandando da quasi cinque secoli un culto unico nel suo genere: è la Chiesa di Sant'Onofrio Eremita, situata nell'omonima piazzetta nel centro storico della città.

L'edificio barocco ospita al suo interno ancora oggi la sala più antica edificata in origine come Cappella dedicata al santo, successivamente affiancata da un'altra ala dove attualmente vengono celebrate tutte le funzioni religiose.

Qui si trova l'altare dedicato a Sant'Onofrio con la statua del 15esimo secolo opera del Cieco di Palermo. Insieme a questa sono custoditi un quadro di Maria Santissima del Rosario di Pompei, una statua di San Biagio e due bacheche contenenti ex voto di Sant'Onofrio e di San Biagio.

Nell'ala destra della Chiesa si trova un altare in marmo policromo, sovrastato da un crocifisso in legno di fine '700, dietro il quale è posta una pala raffigurante la morte di Sant'Onofrio e la ascensione dell'anima nuda al Creatore, opera dello Zoppo di Ganci. Qui sono inoltre conservate 15 tavolette devozionali raffiguranti la vita di Sant'Onofrio, risalenti al 15esimo e 17esimo secolo.

Ogni anno la Chiesa è protagonista delle celebrazioni dedicate al Santo, che culminano con la processione della miracolosa statua lignea, alla quale sono attribuiti "poteri" speciali: a Sant'Onofrio si ricorre per trovare marito o per ritrovare le cose perdute. Il nomignolo u pilusu deriva dall’iconografia antica: si narra che, essendo eremita e non avendo di che vestire, per grazia divina fu ricoperto interamente dai propri capelli. Ricordiamo, inoltre, che il Santo fu proclamato nel Seicento protettore della città di Palermo.