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Oggi è una "windsurfista volante": la pandemia non ferma la campionessa Laura Linares

La surfista marsalese porta avanti i suoi progetti e i suoi sogni. E ora, tra le tante cose nel suo curriculum interminabile può aggiungere che "vola sull'acqua"

Jana Cardinale
Giornalista
  • 3 aprile 2021

La velista marsalese Laura Linares

Il richiamo per il mare è sempre stato per lei il più seducente canto di una sirena. E dopo straordinarie esperienze in giro per il mondo, e il sogno, realizzato, di proficui studi all'estero, tornare a dedicarsi al suo talento sportivo, grazie al "Foil", nuova disciplina che sta esplorando, e che rende, come per magia, velisti volanti, mettendo le ali alle barche - o alle tavole come nel suo caso - la riporta a nuove emozioni, e alla voglia di gioiosi progetti.

La marsalese Laura Linares, fino al marzo dello scorso anno apprezzata atleta "attiva" del Club Canottieri Roggero di Lauria di Palermo, che è stato per lei un capitolo rosa nero pieno di orgoglio - quello stesso provato grazie agli incontri in zona con Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa, velista tra i più completi, eclettici e titolati - è una fuoriclasse: la passione per il windsurf, l'amore per l'avventura, l'attaccamento alla Sicilia, e la fame di vittoria, sono le principali caratteristiche che l'hanno distinta nei campi di regata di tutto il mondo.
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Ha collezionato successi e trofei che arricchiscono la sua bacheca personale di coppe e medaglie prestigiose. Oggi trentunenne, inizia a navigare all'età di 6 anni nelle acque dello Stagnone di Marsala, allieva dei maestri Valerio Linares e Ninni Siragusa. Dal 2002 al 2008 è stata atleta della Società Canottieri Marsala e della Nazionale Giovanile Italiana. A soli 15 anni è diventata atleta della Nazionale Olimpica Italiana e in ambito internazionale nelle categorie giovanili ha vinto sette titoli mondiali e due medaglie d’argento.

È nota per essere l'unica atleta al mondo ad aver vinto cinque medaglie consecutive ai Mondiali Giovanili ISAF Volvo Youth, conquistando due medaglie di bronzo nel 2004 e 2005, e l'oro nel 2006, 2007 e 2008. Durante i campionati mondiali ISAF del 2006, è stata nominata, da parte di tutti gli atleti convocati nelle diverse discipline della vela, capitano della squadra giovanile. Per la prima volta, così, l'Italia ha vinto il titolo a squadre ai Campionati del Mondo Giovanili ISAF. Nel 2007 è stata coronata Velista dell’Anno Audi.

Laura Linares ha fatto parte del gruppo sportivo della Marina Militare e in ambito nazionale e internazionale nella categoria assoluta ha conseguito successivamente una serie di vittorie che l’hanno portata a diventare una delle principali protagoniste del windsurf olimpico. É stata sei volte campionessa italiana assoluta nel 2003, 2004, 2005, 2006, 2011 e 2015.

Il suo curriculum è interminabile: alla sua prima partecipazione ai campionati mondiali assoluti del 2008 in Nuova Zelanda, conclude in 17esima posizione, classificandosi prima nella categoria mondiale under 21.

Dopo 15 anni disputati ad alto livello nel mondo della vela olimpica, poi, ha deciso di prendersi una pausa dalle regate, che si è protratta per il 2017 e il 2018, concentrandosi per terminare i suoi studi universitari intrapresi all’estero, e dedicandosi in seguito a nuove esperienze professionali. Il ritorno si registra a fine 2018, quando ricomincia a regatare per il prestigioso e storico Circolo Canottieri Roggero di Lauria, vincendo nel 2019 la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani di Campione.

Una bella avventura che poi sfuma in diversi cambiamenti, tra quelli imposti dal Covid-19 e l'interessante evoluzione del windusf in versione foil, la tendenza del momento in fatto di sport acquatici.

Volare sull'acqua è un sogno che è diventato realtà, proprio grazie ai foil: delle ali che invece di fendere l'aria sollevano le barche sopra l'acqua, con incredibili vantaggi: intanto sollevare la barca sopra la superficie dell'acqua riduce il disturbo delle onde, rendendo più confortevole la navigazione, e le ali, se mobili, possono anche migliorare la stabilità e la manovrabilità.

A inventare il foiling è stato Enrico Forlanini, sperimentandolo sul Lago Maggiore. Negli anni '50, il primo aliscafo commerciale era in servizio tra l'Italia e la Svizzera e un decennio dopo, uno yacht con foil apparve nel film di James Bond "Thunderball".

«È una disciplina che immerge in sensazioni del tutto nuove - ci dice Laura - . È essere vento, sentire il mare. Il foil diverte, racconta questo sport in modo diverso. Mi auguro che ogni cosa possa presto riprendere il suo corso lontano dal pericolo della pandemia, in modo da portare a compimento i progetti che aspettano di prendere il volo».

I successi di Laura, intanto, sono andati avanti nel tempo, e al livello internazionale, nel 2019, ha raggiunto le top 10 posizioni, terminando all'ottavo posto sia all'Andalusia Olympic Week che alla Delta Lloyd Regatta di Medemblik.

Oggi, sempre con "la meraviglia negli occhi", frequenta il suo mare con le novità che la vela consente, immaginando tutte le nuove iniziative che, fuori dai rischi del Covid e dalle limitazioni che hanno inciso anche sullo sport, potremo tornare ad applaudire.
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