Intrighi, sette sataniche e fantasmi: sette luoghi in Sicilia per gli amanti del brivido

Coraggio e scetticismo potrebbero condurvi ad una gita fuori porta fra i posti più misteriosi della Sicilia, dai castelli ai paesini di provincia, eccone una lista

Caterina Damiano
Giornalista
  • 8 agosto 2015

Castello di Caccamo

Esistono molti luoghi in Sicilia che i curiosi hanno visitato parlando di fenomeni paranormali: naturalmente per qualcuno si tratta di superstizione, ma tutti gli amanti del brivido possono decidere di verificare con i loro occhi, ecco qui alcune località che hanno fatto e fanno parlare di sè.

Si comincia con il Castello di Carini, sfondo dell'omicidio di Donna Laura Lanza dove si narra si aggiri il suo spettro e l'orma della sua mano insanguinata. Il secondo luogo che vi proponiamo si trova invece a Palermo, precisamente al Ponte Vecchio di Castronuovo, dove pare sia comune imbattersi in una figura, spesso una donna, che una volta osservata diventa trasparente e infine sparisce, come se venisse risucchiata dall'alto.

Si continua con un altro castello, quello di Caccamo: il padrone, Matteo Bonello, fu imprigionato e lasciato morire dopo la recisione di tendini ed occhi: in molti giurano di aver visto il suo fantasma, cieco e rabbioso, aggirarsi trascinandosi rabbiosamente nel maniero. Semplicemente da raccontare, è la storia della galleria di Tremonzelli, che per ovvie ragioni non può essere visitata: al suo attivo ha oltre venti incidenti dall'apertura, tra cui fenomeni di combustione spontanea di pullman e auto.

Uno dei posti più misteriosi della Sicilia, però, si trova a Cefalù: l'Abbazia di Thélema, ormai completamente abbandonata, è stata la prima e unica residenza del misterioso Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici. Ancora un castello, quello di Mussomeli, è protagonista di un'inquietante leggenda che sostiene che al suo interno siano state murate vive tre donne, che ancora oggi vagano in forma di spirito tra le sue rovine, lamentandosi e piangendo.

Da visitare e scoprire, è, infine, il Teatro Massimo e non solo per la sua grande bellezza, ma anche per una storia che lo accompagna: per costruirlo furono abbattute diverse chiese, e si dice che per errore la tomba di una suora fu profanata: da allora compare all'interno del teatro, dietro le quinte e nei sotterranei.



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