La cupola va in palla e “IL” Palermo fa la differenza

Gianpiero Caldarella
Giornalista e autore di satira
  • 22 maggio 2006

A chi non è successo almeno una volta nella vita che, trovandosi fuori dalla Sicilia e dicendo che viene da Palermo, l’interlocutore non abbia esclamato “Ahhhhhh, mafia”. E ora che si discute della “cupola del pallone”, scopriamo che non solo “IL” Palermo è totalmente estraneo a questa “nuova” forma di mafia, ma che ne è stato addirittura vittima per aver fatto resistenza ai metodi vincenti di Don Moggi &Co. Il Presidente Zamparini, non facendo nulla di più che comportandosi normalmente, ha dato una lezione a questa eccezionale città. Ha dimostrato che la mafia non solo si può combattere, ma che partendo da Palermo la si può anche vincere.

Peccato che Palermo non sia “IL” Palermo. A quanto pare tante leggi speciali e articoli di giurisprudenza non hanno potuto fare la differenza come invece l’ha fatta un “normalissimo” aricolo determinativo: “IL”. Fermo restando che gli stereotipi del calcio non sono meno conosciuti di quelli su Palermo e la mafia, adesso tanti palermitani in trasferta, alla fatidica domanda: “da dove vieni?” potranno rispondere: “da quella città siciliana che ha come squadra IL Palermo”. E se vorranno infierire, potranno pure ribattere chiedendo a loro volta: “Conosci Moggi?”.

In collaborazione con Pizzino



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