Il frastuono di una strada, l’affastellarsi di voci e di suoni, lo schiamazzo di un mercato, compongono un pattern sonoro, ora accelerato ora rallentato, che sostiene e genera una precisa risposta visiva.
L'installazione visiva di Dario Denso Andriolo, organizzato in occasione dell’VIII edizione della Settimana delle Culture e sostenuto da Amici dei Musei Siciliani e Italia Nostra (sezione Palermo), è a cura di Maria Luisa Montaperto, e sarà visitabile dall'11 al 19 maggio.
Video mapping, modulazioni acustiche e sculture di luce avvolgono lo spazio facendoci scivolare in una dimensione sensoriale pervasiva, ipnotica e profondamente glitchy. L’interferenza, il rumore, la sovrapposizione di stimoli, invitano a riflettere sulla scarsa capacità di ascolto e sulla difficoltà di assimilare informazioni, caratteristiche di un’epoca digitale, sempre più interconnessa ma al contempo assente e deconcentrata.
L’impossibilità di trattenere a lungo dei dati, generata dalla proliferazione massiva degli schermi, si traduce in un’esperienza percettiva fortemente magnetica, in grado di condurre da fuori a oltre lo schermo.