I Beati Paoli e i palazzi del Gattopardo, le strade degli antichi mercanti nell’antico quartiere della Loggia e i vicoli affollati di Ballarò, i luoghi dei bombardamenti del 1943 e le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
Non di solo arabo-normanno e di barocco è fatta Palermo. C’è anche una città modernista che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento scelse il Liberty per realizzare teatri, ville e palazzi della nascente borghesia che voleva sentirsi all’altezza della vecchia aristocrazia secolare, affidando la realizzazione di questi luoghi a fior di progettisti, primo fra tutti, Ernesto Basile.
Grazie all’impulso culturale di questo grande architetto, Palermo diventò capace di formare una scuola di progettisti ed artisti-decoratori di rilievo che la portarono al pari delle altre capitali europee.
La passeggiata permetterà di ricostruire quella fase di fulgido splendore culturale grazie all’osservazione di alcune palazzine residenziali e villette in stile Liberty (il villino Ida, la residenza della famiglia Basile, il palazzo Landolina di Torrebruna, il palazzo Dato), sopravvissute alle tragedie (dalle bombe al “sacco”) che ha dovuto subire la città.
E Palermo divenne "capitale del Liberty": un itinerario tra ville e palazzi della nascente borghesia
Villino Ida in via Enzo ed Elvira Sellerio a Palermo