Tra devozione e folklore, tra sacro e profano, torna a Prizzi l'arcana lotta tra il "bene" e il "male": in occasione della Santa Pasqua le vie del paese si animano con il "Ballo dei Diavoli".
"U ballu di diavuli" (visualizza il programma) è una delle rappresentazioni più caratteristiche della Pasqua in Sicilia, divenuta ormai celebre in tutto il mondo.
Con i costumi e le maschere tipiche, i "diavoli" invadono Prizzi, acompagnando in giro la "morte", vestiti rispettivamente di rosso e di giallo, che con il loro ghigno malefico cercano "vittime" da accompagnare all'inferno. Per questo i prescelti, per salvarsi, dovranno pagare un'offerta e scongiurare, così, la morte.
Nel pomeriggio i diavoli incontrano i simulacri del Cristo e della Madonna, e da questo momento inizia una lotta tra il "bene" e il "male" che coinvolge tutta Prizzi, tra lo stupore, lo sgomento e la meraviglia degli astanti.
La battaglia si conclude con la vittoria degli "angeli" sul "male", e i diavoli, finalmente sconfitti, compiono il tradizionale rito di purificazione dal peccato, con il gesto del "pigliari 'a paci", chinandosi per tre volte davanti alle due sante statue.
"U Ballu di Diavuli": l'arcana lotta tra il bene e il male nella Pasqua di Prizzi
Il ballo dei diavoli di Prizzi