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"Belle Arti": Leonardo Di Franco è il nuovo presidente

È l'avvocato Leonardo Di Franco, 38 anni, il nuovo Presidente dell'Accademia di Belle Arti. Un volto giovane ed europeo per un rilancio dell'istituzione palermitana

  • 14 marzo 2013

C'è fermento all'Accademia di Belle Arti di Palermo. E non è dovuto solo a quel fervore artistico che la caratterizza, a quell'esplosione di acume che i futuri artisti esprimono senza riserve. Il fermento prende forma nella nomina a nuovo Presidente dell'Accademia di Leonardo Di Franco, avvocato esperto in diritto della proprietà intellettuale e della concorrenza.

Leonardo Di Franco è un volto giovane, 38 anni, attualmente Policy Advisor presso il Parlamento Europeo. Con la sua esperienza di consulente specializzato, in grado di analizzare le strategie più indicate in fasi di cambiamento e instabilità, si presenta con tutta la forza e la preparazione necessaria per stare alla guida di un'istituzione presente a Palermo dalla fine del 1700.

E proprio sulla sua preparazione e sulla sua esperienza conta l'Accademia, che si esprime con la voce del direttore, la professoressa Luciana Giunta: «Dò il benvenuto al nuovo Presidente, auspicando che si possa continuare e migliorare il percorso di politica culturale già intrapreso da alcuni anni con il Professore Nivarra. L'esperienza professionale dell'avvocato Di Franco al Parlamento Europeo sarà sicuramente un valore aggiunto per la storica istituzione palermitana e occasione per un confronto più consapevole con l’Europa», ha detto la professoressa Giunta durante la cerimonia d'insediamento.

Di Franco è inoltre socio di AIPPI, l'Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, e vanta pubblicazioni scientifiche e collaborazioni con riviste giuridiche come AIDA, Annali Italiani del Diritto D'Autore della Cultura e dello Spettacolo. Impegnato dunque personalmente nella conservazione, nel recupero e nella difesa della cultura e delle arti, mira a rilanciare l'Accademia.

«Assumo un incarico di grande responsabilità e prestigio che intendo portare avanti sulla strada già tracciata dal mio predecessore, il professor Luca Nivarra, che insieme al direttore, ai docenti , al personale e, non ultimo, agli studenti, ha reso possibile il rilancio della più importante istituzione artistico-culturale della città. Il nostro impegno oggi è quello di consolidare il rapporto con la città coniugandolo con una grande apertura all'Europa. Proseguiremo pertanto nella già sperimentata e proficua collaborazione con il Comune di Palermo, ma vorremmo anche contribuire alla realizzazione di una rete delle istituzioni culturali del territorio, che riesca a cogliere le migliori opportunità offerte dall'Unione Europea.»

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