ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Biagio Conte, "non lasciare Palermo": appello sui social

Più di tremila persone riunite in un gruppo su Facebook, per fare in modo che Biagio Conte, missionario laico, non abbandoni la sua attività di volontariato a Palermo

  • 8 settembre 2014

Biagio Conte non ce la fa più. Biagio Conte vuole mollare. Vuole lasciare questa città bella ma maledetta, abbandonata al degrado. Il missionario laico, che svolge attività di volontariato dal 1989, getta la spugna e l'ex disinfettatoio, l'ex caserma aeronautica e l'ex istituto Santa Caterina tornerebbero alle autorità. Ma non tutta Palermo è indifferente, e su facebook nasce il gruppo "Biagio non lasciare Palermo".

Da oltre venticinque anni la Missione di speranza e carità, che ha annunciato l'abbandono del missionario, offre pasti caldi, tetto e ristoro ai senza tetto della città di Palermo. Quello che ha portato il frate laico a rinunciare pubblicamente a quanto faticosamente raggiunto fino ad adesso sono due nemici potenti: l'indifferenza nei confronti dei bisognosi e la burocrazia.

Sì, perchè le tre strutture di Biagio Conte hanno accumulato spese, more, insolvenze grazie anche a due lunghi anni durante i quali non si sono visti finanziamenti da parte delle istituzioni. L'ultimo intervento delle autorità risale all'aiuto del presidente della Regione Rosario Crocetta, che coprì una parte dei debiti: da allora, il nulla.

Adv
La forza di Biagio Conte è e continua ad essere indiscutibile: tra digiuni, proteste e raccolte ha fatto tutto ciò che poteva per garantire agli oltre mille ospiti delle sue strutture non solo un luogo dove dormire al caldo e un pasto sicuro, ma anche cure mediche, abiti e quanto necessario alla sopravvivenza.

Quello che disturba, in questa storia, è proprio l'invalicabile muro di indifferenza che ha relegato gli accolti in un ghetto. Dietro le mura delle Missioni, i poveri erano un problema di Biagio Conte e non di Palermo: una convinzione egoistica e desolante, che fa comprendere le motivazioni del missionario.

Adesso, mentre il sindaco Leoluca Orlando chiede un incontro dopo il suo gesto estremo, la popolazione palermitana si muove usando uno dei mezzi sociali più potenti a sua disposizione: una pagina Facebook, dove non solo si susseguono manifestazioni di solidarietà, ma si dona per dare un supporto concreto.

Se uno dei punti di riferimento del volontariato e delle cure ai più bisognosi fugge, Palermo si impoverirà ulteriormente. Mentre il suo ritorno rimane un'incognita, chi vuole vedere il cambiamento resta con il fiato sospeso, sperando che, almeno per una volta, non siano i meri interessi economici e burocratici a dettare le leggi in una situazione così delicata.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI