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"La scelta" di Giorgia Butera: un libro racconta le donne

Un libro sulla parità delle donne e sul loro ruolo nel mondo: "Per quanto mi riguarda, ho fatto la mia scelta", di Giorgia Butera racconta una lotta ideologica ancora aperta

Balarm
La redazione
  • 10 agosto 2014

Il mondo sarebbe imperfetto senza la presenza della donna. Questa bellissima frase di San Tommaso d'acquino esprime quanto sia importante la figura della donna in ogni aspetto della vita. Negli ultimi tempi sta avvenendo una presa di coscienza maggiore su tutto ciò che riguarda l'universo femminile, ma le conquiste da fare sono ancora troppe, perché in alcune zone del mondo si registra una ristrettezza culturale, che colloca la donna in una condizione subalterna all’interno della società.

La palermitana Giorgia Butera, scrittrice, attivista sociale e sociologa della comunicazione, ha di recente pubblicato il suo ultimo testo dal titolo: "Per quanto mi riguarda, ho fatto la mia scelta", una frase che richiama quella di Wangari Maathai, prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace.

Il libro, che tratta il tema della donna nella sua completezza, è uscito due mesi fa e sta ricevendo ampio consenso di pubblico e critica. La Butera, inizia la sua scrittura attraverso un tributo per una terra felice, il Buthan. Dalla società si arriva ad analizzare la donna, partendo dall’origine, raccontando il peccato originale di Adamo ed Eva.

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Nel corso del tempo è avvenuta una lotta ideologica non indifferente sul considerare la donna, un essere inferiore o, meno. Non esistono discrepanze nel funzionamento tra il cervello maschile ed il cervello femminile, pur sottolineando differenze a livello di incidenza delle malattie.

Le donne, da sempre, protagoniste della comunità-società. Le donne sono sentimentali e concrete. Come se fossero un manifesto avanguardista del passato. Il progresso è strettamente connesso al protagonismo delle donne. La donna si ribella, conquista nuovi diritti, afferma se stessa.

In appendice, la presentazione di dieci storie di donne e simboli tra cui: Frida Kahlo, Franca Viola, Rita Levi Montalcini, Rebecca West, Wangari Maathai, Piccola Rawan ( la sposa bambina morta dopo la prima notte di nozze per le lesioni causate dal rapporto) e Anna Frank. E poi, un unico uomo: Nelson Mandela che rappresenta per l’autrice, sin da bambina, l’umanità.

In apertura, una testimonianza significativa, arriva da Dubai, ma lei è di Siracusa. Si chiama Valentina Polini, scrittrice e blogger, attenta conoscitrice del mondo arabo. La foto in copertina è di Federica Simeoli, eccellente fotoreporter, amante della Terra d’Africa. Il libro consta di 83 pagine ed è disponibile in formato E-Book, acquistabile sul sito Amazon.

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