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Roghi in Sicilia: scompare la Riserva dello Zingaro

Il fuoco ha avvolto la vegetazione presente nei 7 km di paradiso naturale: la regione con più guardie forestali del pianeta impotente dinanzi alle fiamme

  • 7 agosto 2012

Cosa rimane delle cartoline dalla Sicilia? Cenere soprattutto. La Riserva dello Zingaro, una delle più belle cornici naturali della Sicilia, non esiste più. L'inferno di fiamme che ha avvolto in un abbraccio letale ogni filo di vegetazione presente in quei 7 km di paradiso naturale compreso tra San Vito Lo Capo e Castellammare, si è spento da solo, senza nemmeno scomodare l'intervento di canadair: non rimaneva nient'altro da bruciare.

Surreale pensare che nella regione a più alta densità di guardie forestali del pianeta il personale era numericamente impotente perchè già impegnato su chilometri e chilometri di promontorio siciliano in fiamme. Sotto lo sguardo impotente dei cittadini in fuga e degli amministratori, il fuoco ha mostrato tutta la propria potenza devastante impedendo di fronteggiare l'emergenza ai Vigili del fuoco, al personale della Protezione civile e alla Forestale. «Non sono intervenuti i mezzi canadair, nè i mezzi aerei, gli unici che avrebbero potuto fermare le fiamme - raccontava in preda allo sconforto Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo, aggiungendo - Le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Mi rendo conto che domenica in Sicilia c'erano numerosi incendi e che la situazione era piuttosto seria, ma è inconcepibile che una delle più belle riserve della Sicilia, oltre che la più antica, vada in fumo senza che si alzi un dito».

Certo, a destare preoccupazione nelle ultime ore sono stati soprattutto i roghi di dubbia origine innescati a Bellolampo, fautori di una cappa irrespirabile per giorni e giorni, ma a parte la paure dell'allarme diossina, c'è da confessare che l'idea di tonnellate e tonnellate di spazzatura sparita nel vuoto lasciano addosso un'irrimediabile sensazione di liberazione. La notizia della "scomparsa" della Riserva Naturale ha scatenato invece sulla rete una sorta di commiato collettivo: c'è già una taglia sui presunti piromani e intanto su Twitter e Facebook tanti si dicono orfani pubblicando cartoline ricordo d'un verde smeraldo che adesso è solo nero carbone. Ci si riscopre figli della propria terra in balìa di un senso di affezione e di appartenenza verso i luoghi di un'isola verde che non c'è.

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