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"Un errore umano": il Biondo e gli attori per Telejato

Gigi Borruso, Serena Rispoli e il Teatro Biondo di Palermo sostengono Telejato, diretta da Pino Maniaci, devolvendo gli incassi degli spettacoli del 16 e 17 dicembre

Balarm
La redazione
  • 14 dicembre 2014

Quanto accaduto a Pino Maniaci è frutto della vigliaccheria della Sicilia più brutta. Frutto di quella parte della società che agisce nascondendosi dietro atti scellerati carichi di livore, allo scopo di continuare le sue attività illegali. Telejato, l'emittente che dirige, è una solida realtà andata avanti nonostante le intimidazioni ricevute a cadenza regolare, quasi fosse un'appuntamento con il dolore, inevitabile conseguenza di azioni volte al cambiamento.

Nell'ultimo mese si sono consumate vicende di inenarrabile bassezza: prima l'auto del giornalista bruciata a Partinico e poi l'atrocità commessa nei confronti dei suoi cani, quegli amici a quattro zampe che con lo sguardo e lo scondinzolare non erano solo uno degli affetti di Pino ma anche le mascotte di Telejato, avvelenati e impiccati, lasciati appesi nell'attesa di essere scoperti da chi li amava.

Allo stesso modo, nell'ultimo mese, la stampa ha dato supporto a Pino Maniaci, dandogli calore e appoggio. Calore e appoggio che anche Balarm non vuole fare mancare, auspicando che l'azione dell'antimafia possa portare a risvolti che impediscano a simili brutalità non solo di ripetersi, ma, essenzialmente, di esistere.

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La stampa non è l'unica a sostenere il giornalista: un'iniziativa che Balarm consiglia caldamente è quella del Teatro Biondo, che devolverà l'incasso delle repliche e i compensi degli attori dello spettacolo "Un errore umano" proprio a Telejato.

"Un errore umano", il cui testo e la regia sono di Gigi Borruso sul palco insieme a Serena Rispoli, è in scena dal 4 dicembre (visualizza i giorni e gli orari dello spettacolo), ma gli spettacoli interessati da questa iniziativa solidale sono gli ultimi due, quelli di martedì 16 dicembre alle ore 10 e alle ore 17.30 e mercoledì 17 alle 10.30 e alle 21. Lo spettacolo è una delle produzioni della nuova Stagione del Teatro Biondo in collaborazione con Transit Teatro.

Si tratta di una pièce centrata sulla confessione di una donna siciliana che, precipitata nell’inferno di una famiglia mafiosa, tenta di ribellarsi ma è ridotta al silenzio e internata in una clinica psichiatrica. Il dolore è il filo conduttore della vita della protagonista, Lia: una donna inventata, ma per nulla irreale.

Una storia di mafia fortemente legata al riscatto: stordita dalle cure psichiatriche che le vengono imposte, Lia non si arrende: è disperata, arrabbiata. Il suo carceriere diverrà, malgrado tutto, il suo unico confidente e il loro duello assumerà i connotati di una danza grottesca, dai contorni surreali e a volte comici, nella quale entrambi i personaggi si ritroveranno prigionieri.

Una vicenda che per tematiche e colore si accosta a quella di Pino Maniaci e Telejato. L'idea di devolvere ricavato e compensi in beneficenza è dello stesso regista, Gigi Borruso, dell'attrice Serena Rispoli e del Teatro Biondo.

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