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Unipa guarda al futuro: innovando si punta alla crescita

Diminuiscono le immatricolazioni ma aumentano i laureati fuori corso. E il rettore dell'Università degli Studi di Palermo continua a puntare alla crescita dell'ateneo

  • 17 febbraio 2016

Il 2015 è stato l’anno del rinnovamento per la governance dell'Università degli Studi di Palermo, eppure la situazione continua a non essere esattamente delle migliori, come sottolinea il numero di immatricolazioni sceso drasticamente.

Il numero di iscritti all’università per l’anno corrente (7700 circa) è un chiaro campanello d’allarme e continua ad essere più forte il senso di sfiducia delle famiglie siciliane per questa terra e nel concetto di università come ascensore sociale.

C'è da dire che questa situazione non intimorisce il neo rettore Fabrizio Micari, che continua a inseguire l'obiettivo di migliorare la vita universitaria e rendere più attraente l’ateneo palermitano, stringendo diversi accordi per concedere più servizi agli studenti e dando un'impronta più smart e accessibile all'intero ateneo.

Secondo il rettore, Unipa gioca un ruolo fondamentale nella società: stando alla sua prospettiva il dato positivo è che ad aumentare è il numero degli studenti fuori corso che riescono a raggiungere la laurea.

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Così se il numero dei laureati aumenta diminuisce invece l’emigrazione degli studenti in possesso del titolo: solo il 15% degli studenti che conseguono una laurea triennale a Palermo sceglie di continuare gli studi fuori dalla Sicilia.

L'innovazione è la parola chiave per attrarre gli studenti, insieme ai dati che riportano che Unipa ha la seconda tassazione più bassa di Italia. Inoltre, nel 2016 l’ateneo palermitano ha incassato duecentotrentaquattro milioni di euro, di cui centonovantasei dal fondo finanziamento ordinario.

L’ateneo è riuscito a ritagliare circa tre milioni di euro per gli investimenti universitari e, infatti, la cittadella universitaria è stata protagonista di una manutenzione straordinaria, e del risanamento dei dottorati e delle attività di ricerca.

Una luce di speranza si accende quindi nell'ateneo palermitano mentre si continua a lavorare per creare un'università innovativa, smart e a portata di studente.

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