GLI ISOLANI

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Gli Isolani: si stava meglio quando si stava peggio 1

Storie e testi: Quirino Calderone; Disegni: Quirino Calderone e Rodolfo Roccamo

  • 19 maggio 2004

Ciao a tutti! Tornano le strisce de “Gli Isolani” dopo una lunga pausa dovuta a cause di forza maggiore. Ricominciamo quindi con la solita doppia razione, parlando dello zampino che il nostro Quirino Calderone (di cui abbiamo già parlato nella seconda rubrica: ha messo in queste due strisce. Questa settimana infatti si cimenta sia nelle vesti di autore completo (nella prima striscia), che in quelle di semplice sceneggiatore, lasciando i pennelli al giovane fumettista di questa settimana: Rodolfo Roccamo. Nato a Messina nel 1980 vive da quando aveva sette anni a Sant’Agata di Militello. Sin da piccolo ha sempre amato leggere e disegnare fumetti, conquistato come tutti dal sempre intramontabile Topolino. Un giorno fatale entra in un’edicola e trova uno strano giornaletto con un pipistrello in copertina (no!, non era un National Geographic!) e decide di acquistarlo: era Batman! Senza neanche accorgersene entra anche lui nel gorgo dei fumetti americani di supereroi (da Superman all’Uomo Ragno, dagli X-men a Hulk) e comincia a dilapidare la sua paghetta, dovendo chiedere persino prestiti agli strozzini del paese. Inutile accendere ceri alla patrona…invece di smettere adesso legge anche fumetti giapponesi (i nostri amati manga!) e francesi. Ovviamente gli strozzini si stanno arricchendo con il traffico di valuta straniera perché Rodolfo, per dovere di precisione, paga i giapponesi in Yen e i francesi in franchi (lo sappiamo che adesso c’è l’euro…ma a Sant’agata sono molto legati alle tradizioni. Sapete come sono questi paesi della provincia siciliana…).

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Finalmente nel 2003 a Messina la svolta che cambia la sua vita: inseguito dagli strozzini di cui sopra, sbanda ad una curva e si ritrova al parco letterario Horcinus Orca, dove irrompe in un corso di fumetto tenuto da Michela De Domenico (sentirete presto parlare anche di lei….) e Marco lo Curzio, grazie ai quali ha scoperto che c’è una logica anche nel fare fumetti: “Al corso ho finalmente iniziato a comprendere certi meccanismi del fumetto che prima mi sembravano scontati”. Finalmente niente più eroi ipertrofici che piangevano con i lacrimoni alla giapponese! Quindi ripara la macchina e si incammina per la sua strada, determinato a fare il fumettista e riuscendo per fortuna a seminare i suoi creditori. Intanto questa è la sua prima pubblicazione all’attivo, ma se son rose arrosiranno…o no?! Dal vostro biografo ufficiale anche per oggi è tutto. Appuntamento a tutti, tra 15 giorni esatti, per la prossima striscia de “Gli Isolani”. Buona lettura!

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