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Com’era la Sicilia dei templi e dei decori: il videogame che ti porta a spasso nella storia

Il gioco è un esempio molto interessante di come la tecnologia possa essere applicata ai beni culturali per renderli più facilmente fruibili e comprensibili

Un'immagine del videogame "Augustus" (foto dal sito augustusgame.it)

Quante volte, visitando un sito archeologico, abbiamo cercato di immaginare come potesse essere quel luogo all'epoca della sua costruzione?

Quel che resta di stanze, templi, strade e decori sollecita la nostra fantasia, ma purtroppo non è sempre semplice ricostruire mentalmente l'aspetto dei luoghi.

A volte, anzi, quei siti possono apparire solo come dei muti ammassi di vecchie pietre. Da qualche giorno, a tutti coloro che almeno una volta hanno cercato di trasportarsi nel passato con la fantasia, viene in aiuto il videogioco Augustus, presentato all'Università di Palermo.

Si tratta di un serious game, ma niente paura, non c'è proprio niente di noioso. Al contrario, il gioco è un esempio molto interessante di come la tecnologia possa essere applicata ai beni culturali per renderli più facilmente fruibili e comprensibili.

Tecnicamente si chiama gamification, vale a dire, come spiega la sempre utilissima Wikipedia, “l'utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti non ludici”.
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In parole povere, Augustus ci fa conoscere in modo coinvolgente contesti archeologici e architettonici siciliani di enorme pregio.

Le ambientazioni scelte sono quattro: tre siti archeologici – la Villa del Casale a Piazza Armerina, la Valle dei Templi di Agrigento, il Parco di Naxos e Taormina – e il Complesso di Santa Caterina d‘Alessandria a Palermo.

In ciascuno di essi il giocatore (che può scegliere fra un avatar maschile e uno femminile) deve virtualmente addentrarsi per raccogliere oggetti utili ad aiutare l'imperatore a costruire la sua Camera delle Meraviglie.

Per farlo dovrà risolvere piccoli giochi e rispondere a domande legate al sito specifico. Augustus si compone di due esperienze diverse e complementari. Da una parte c'è il gioco che si può fare sul computer di casa, collegandosi al sito augustusgame.it (attivo dalla metà di luglio).

Potrà scegliere quale ambiente esplorare, passando dal presente al passato: i tre parchi e la chiesa, infatti, sono stati minuziosamente ricostruiti sia nel loro aspetto attuale che in quello che avevano all'epoca della loro edificazione.

Per questa ragione, il gioco è indicato sia per chi vuole farsi un'idea dei luoghi prima di visitarli sia per chi magari c'è già stato e desidera vederli nella ricostruzione virtuale.

Dall'altra parte c'è il gioco per mobile: si scarica l'applicazione sul telefono e, quando ci si trova sul posto, si potrà interagire con i vari ambienti grazie alla realtà aumentata, esplorandoli in maniera dinamica grazie alla tecnologia.

Augustus, che è stato finanziato dal POFESR SICILIA 2014-2020, è frutto della sinergia fra diversi partner: ETT, Ad Meridiem, CNR, ISPC, Red Raion e l'UniPA.
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