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Dai Florio a Prada: si trova sull'isola di Levanzo la "campagna di lusso" della moda

Anche la più piccola delle isole Egadi ha fatto breccia nel cuore di Miuccia Prada. Dopo Favignana, lei e il marito hanno aggiunto un'altra proprietà, un luogo segreto con una storia particolare

Balarm
La redazione
  • 21 febbraio 2021

La masseria Prada a Levanzo (foto da LevanzoTp)

Il corollario di piccole isole che circondano la Sicilia da sempre è stato meta, e dunque residenza, di personaggi famosi e, per quanto oggi qualcuno proprio in questi giorni abbia messo in vendita il proprio angolo di paradiso (ne abbiamo parlato qui) c’è chi invece continua a mantenere, vivendole il più possibile, queste residenze che, per il jet set, sono come oasi di ristoro dalla quotidiana vita frenetica.

Tra questi Miuccia Prada, appassionata, insieme al marito Patrizio Bertelli, delle tre piccole isole Egadi.

Dopo la residenza che hanno acquistato anni fa a Favignana, i coniugi "reali" della moda italiana hanno aggiunto, negli anni, un'altra proprietà, a Levanzo, un posto segreto con una storia particolare alle spalle.

Stiamo parlando dell'immensa masseria che un tempo apparteneva alla famiglia Florio e che dominava l'isola restando, però, immersa nella campagna mediterranea.

Levanzo possiede infatti la labirintica villa Florio e la villa Burgarella che invece si trova di fronte il molo degli aliscafi.
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Costruita proprio dalla nota famiglia di imprenditori, i Florio, nel 1890 la villa nasceva come un agglomerato di piccole case di epoca coloniale e locali adibiti al rifugio di animali.

Per quanto fosse splendida la struttura era poco frequentata dalla famiglia Florio, poiché, avendo destinato gran parte dei terreni all'attività agricola, tra le circa 60 mila viti e stalle, era più intesa come "campagna di lusso".

Tutt'oggi resistono di quella struttura, a testimonianza comunque di un lusso mai trascurato, monumentali cantine con archi a sesto acuto che ricordano una vera cattedrale.

Al loro interno si trovano ancora gigantesche botti in rovere costruite dentro gli ambienti stessi: due in particolari servivano per l'invecchiamento del vino da 16 gradi.

La famiglia trascorreva in questi ambienti il periodo dell'anno dedicato alla vendemmia e, per quanto queste attività sono state ovviamente dismesse c’è da scommette che conservino ancora sentori e atmosfere dell’epoca, anche per la sola presenza delle botti originali.

La villa, dalla sua costruzione, è sempre stata un piccolo tesoro nascosto nell'isola di Levanzo, dove tutt’ora rimangono abbeveratoi, fonti, giardini e rocce tutto intorno, mentre il vigneto, purtroppo, non esiste più.

A quanto si è vociferato, dopo l’acquisto, i Prada avrebbero pensato, un domani, di ripristinare anche la vigna e, stando anche al particolare dono fatto proprio al Comune di Levanzo - stiamo parlando di un’attrezzatissima idroambulanza - c’è da credere che i reali della moda italiana abbiano tutta l’intenzione di trascorrere molto tempo sulla piccola isola.
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