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È in centro a Palermo e se ci passi "canzìati": un palazzo a rischio crollo sta per rinascere

Solo pochi mesi fa l'ultimo (l'ennesimo) crollo: è la travagliata storia di un palazzo in pieno centro a Palermo. Adesso però c'è un progetto di restauro. I dettagli

  • 25 marzo 2024

Palazzo ex Eas di Palermo dopo l'ultimo crollo di calcinacci

Solo pochi mesi fa l'ultimo crollo. L’ennesimo. Il primo risale addirittura al 2019, quando era venuto giù il controsoffitto e una parete era andata in pezzi. Ma i disagi erano cominciati già anni addietro, nel 2016, per via delle criticità strutturali nelle quali versava il Palazzo ex Eas. Per intenderci, siamo a Palermo, in via Giovan Battista Impallomeni, l’ex sede di Riscossione Sicilia, che è, attualmente, in uso al Ministero della Giustizia e ha ospitato fino a qualche anno fa gli uffici del Tribunale del Lavoro.

Adesso, per l’edificio si prospetta un grosso progetto di restyling: nuovi soffitti, facciate, pavimenti, impianti e pannelli fotovoltaici. I soldi ci sono e ammontano a oltre 18 milioni di euro per le opere di rifacimento e messa in sicurezza.

Il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche di Palermo, articolazione territoriale del Ministero delle Infrastrutture per la Sicilia e la Calabria, diretto dall’ingegnere Francesco Sorrentino, ha aggiudicato l'appalto integrato per la progettazione esecutiva, la relazione geologica integrativa e l'esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio “Ex Eas”.
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I lavori avranno inizio una volta che verrà approvato il progetto esecutivo. Quel che è certo è che, una volta consegnato il cantiere, dovranno essere completati entro 2 anni.

L'appalto è finanziato con le risorse del PNRR e giunge all'esito di una procedura ad evidenza pubblica, frutto della convenzione fra il Ministero della Giustizia e lo stesso Provveditorato che, in pratica, ha rappresentato le vesti di stazione appaltante.

Ma cosa prevede, nel dettaglio, il restyling?

Verrà data nuova vita alle facciate che danno su via Impallomeni e via Pagano, in cui si prevede la sostituzione parziale del solaio di copertura. Sarà, poi, sistemata la struttura portante in acciaio.

Nuovo look anche per le vetrate esterne grazie ai nuovi infissi in alluminio. Il progetto prevede anche l’installazione di una ringhiera per ragioni di sicurezza durante i futuri interventi di manutenzione.

Per l’ingresso di via Impallomeni è prevista, invece, la sostituzione dell’attuale pavimentazione plastica con lastre di travertino, un tipo di roccia sedimentaria calcarea di colore chiaro. Sempre qui, verrà ampliata la zona riservata agli sportelli aperti al pubblico. E, poi, nuove tinte all’interno (perché anche l’occhio vuole la sua parte).

Spazio anche al green con l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Infine, previsti anche degli interventi di superamento delle barriere architettoniche negli spazi interni ed esterni limitrofi all’edificio.

I locali oggi in affitto a Poste Italiane non saranno oggetto di riconfigurazione architettonica, ma dei soli lavori di miglioramento sismico e riammodernamento degli impianti tecnologici.

I lavori non intaccheranno l’attività del Tribunale, dal momento che l’edificio di via Impallomeni è già sgombero.

La struttura Ex Eas è stata realizzata, in unica fase a seguito della licenza edilizia concessa dal Comune di Palermo, nel gennaio 1963 e completata l’anno seguente prima della classificazione sismica del territorio. Poi, una lunga storia e tantissime richieste per la messa in sicurezza.

Oggi, grazie anche all’intervento del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche di Palermo, la struttura si prepara a rinascere.
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