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Hanno poteri terapeutici e magici: in Sicilia c'è l'unico museo italiano delle gemme

Il Gems Museum, fondato nel 2016 ad Agrigento, svela i segreti della lucentezza, del colore e della trasparenza di una delle meraviglie più affascinanti della natura

Elio Di Bella
Docente e giornalista
  • 30 giugno 2021

Una pietra preziosa esposta al Gems Museum di Agrigento

Non occorre andare a Londra o a Dubai per conoscere tutto sul rubino, sullo smeraldo, sull’ametista o sul topazio e soprattutto per scoprire molto da vicino il lavoro del gemmologo.

Ad Agrigento dal 2016 c’è il Gems Museum, l’unico museo italiano di gemmologia.

In un’ora e mezza (tanto dura la visita guidata), accompagnati tra le sale del suo museo, dalla gemmologa agrigentina, promotrice dell’iniziativa, Claudia Domante, ci vengono svelati i segreti della lucentezza, del colore, della trasparenza e della brillanza, oltre che della rarità di una delle meraviglie più affascinanti della natura: le pietre preziose.

Ma soprattutto puoi scoprire i segreti del lavoro del gemmologo: ci tiene a precisare Claudia. Causa di invidie e di delitti, amati dalle donne, ispirazione di poeti, amuleti dai poteri terapeutici e magici, le gemme hanno trovato casa ad Agrigento e sono diventate, grazie a questo museo davvero unico, meta turistica alternativa sempre più apprezzata e di valore culturale.
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L’agrigentina Claudia Domante già giovanissima seguiva il padre nelle fiere internazionali di pietre preziose e si è talmente appassionata a questo mondo da decidere di viaggiare anche da sola in lontane capitali per visitare fiere incontrare esperti e per studiare gemmologia.

Ha conseguito il diploma di Graduated Gemologist all'Istituto Gemmologico Americano (Gia) con specializzazione Graduated Diamond all'Hrd di Anversa. Ha approfondito la conoscenza del processo di estrazione delle gemme direttamente dalle miniere di zaffiri in Thailandia e Cambogia.

Inoltre, come Istruttore capo per Solitaire Gemmological Laboratories (Sgl), ha diretto anche il team del dipartimento education di Gran Bretagna, India e Dubai.

Tornata nella sua Agrigento ha voluto mettere a disposizione di tutti le sue conoscenze e la sua esperienza con un'iniziativa davvero unica in Italia.

Tutti i visitatori concordano nell’apprezzare la passione e la dedizione con cui Claudia illustra e spiega ogni aspetto della gemmologia, consentendo ad ogni visitatore di compiere un viaggio in un mondo incantevole e pieno di sorprese.

«Il Gems Museum nasce come associazione culturale. I soci hanno messo a disposizione parte della propria collezione privata per creare il museo con l’intento di diffondere la cultura gemmologica – dice Claudia Domante – È aperto a tutti.

Chi viene a visitare il museo viene accompagnato in un percorso tematico che mostra le principali gemme utilizzate in gioielleria e quelle meno note, la loro storia, le loro caratteristiche, come si analizza un diamante o una gemma, come si lavora- aggiunge Claudia - La visita comprende anche una sezione di attività pratica, molto apprezzata, durante la quale il visitatore può utilizzare un microscopio ed altri strumenti per conoscere il lavoro del gemmologo, come pinzette e lentina di ingrandimento.

Chi partecipa a questa visita acquista molte conoscenze gemmologiche. Diciamo che facciamo diventare gemmologi i nostri ospiti per un’ora e mezza anche perché gli facciamo utilizzare i nostri strumenti di gemmologi con cui operare sulle gemme».

La gemmologia è una branca della geologia poco conosciuta, ma che affascina molti. Infatti, anche se sorto da solo da pochi anni, il museo agrigentino riceve molte visite, anche di stranieri, ed è stato raccomandato da importanti riviste del settore. Nelle vetrine si possono ammirare anche i coralli italiani, in particolare quelli del Mediterraneo, tra i migliori del pianeta.

I coralli sono gemme organiche, derivanti cioè da processi di organismi animali o vegetali, impiegate in gioielleria.

Le gemme invece presenti nel museo arrivano soprattutto dall’Asia. Una certa curiosità suscita una gemma di mammut, cioè intagliati dal corno di mammut, l’elefante primitivo. L’avorio di mammut può essere considerato avorio a tutti gli effetti. Potere ammirare una testimonianza così tanto antica, lascia i visitatori senza fiato.

«Tanti ci hanno detto di essersi appassionati al mondo dei minerali grazie alla visita al Gems museum - sottolinea Claudia -. Possiamo guidare solo cinque visitatori per volta. Sono tante anche le famiglie con bambini che vengono a trovarci.

E i bambini in particolare sono i nostri visitatori più entusiasti. È una visita molto interattiva e lavorando con piccoli gruppi si crea un clima di dialogo eccellente. Tutti rimangono molto contenti».

Una caratteristica del museo agrigentino sono le gemme cosiddette fenomenali, che presentano fenomeni ottici assolutamente eccezionali perché sulla superficie la luce crea degli straordinari effetti ottici, chiamati fenomeni.

Non vengono molto utilizzate nelle comuni gioiellerie e sono quindi poco conosciute e sorprendono molto il visitatore. Cambiano colore in base alla luce calda e fredda, altri creano un disegno a stella a sei punte, o giochi di colori.

«Il museo ha uno scopo più culturale che spettacolare» , ci tiene a dire la gemmologa agrigentina.

Il Gems museum organizza anche diverse manifestazioni con scuole ed enti culturali e scientifici e molto presto riaprirà i battenti, dopo le difficoltà dovute alla pandemia.

Gems Museum si trova in via Papa Luciani 37 ad Agrigento e occorre prenotare in anticipo la visita guidata, telefonando allo 0922 29382 o scrivendo alla mail info@gemsmuseum.it

Le sue attività si possono seguire anche visitando il sito web e la pagina Facebook.
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