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La cultura prende il posto della nobiltà: a Lentini un quartiere diventa un parco d'arte

"Badia Lost & Found" è un team di giovani studenti e professionisti che, mettendosi in rete, ha trasformato un quartiere abbandonato in un polo culturale e artistico

Federica Cortegiani
Giornalista pubblicista
  • 6 gennaio 2020

La corte di palazzo Beneventano a Lentini

Restaurato in parte, abbandonato con i lavori lasciati a metà e infine preso di mira dai vandali. Sembrava una storia senza lieto fine quella che ha per protagonista il Palazzo Beneventano di Lentini, un palazzo nobiliare del centro storico di Lentini e residenza storica di una delle famiglie più ricche della Sicilia da cui prende il nome.

Eppure a volte il lieto fine arriva. E il merito, in questo caso, è solo dei cittadini che hanno deciso di fare rete e di organizzarsi per salvare il palazzo e l'intero quartiere siracusano di Badia.

Volontari, studenti e professionisti infatti hanno iniziato a interrogarsi su come riportare in vita questo prezioso bene culturale per riuscire a valorizzarlo come merita. Nasce così "Badia Lost & Found": un’azione partita dal basso promossa dalla sezione locale dell’associazione "Italia Nostra" che ha lo scopo di rendere il bene accessibile a tutti, fermando il suo degrado sociale e materiale.
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A raccontare la storia della rinascita di Palazzo Beneventano è Giorgio Franco, responsabile (pro tempore) del palazzo e presidente della sezione locale di Italia Nostra onlus: «Il progetto di rigenerazione del palazzo disegnato da Carlo Sada, architetto progettista anche del teatro Bellini di Catania, è iniziato nel 2016 grazie all’iniziativa di un gruppo di studenti e professionisti – spiega -. Il palazzo, di proprietà del Comune di Lentini è stato in parte restaurato grazie a fondi europei nel 2007 ma, come spesso succede in Italia, i lavori si sono interrotti e nel 2011 la struttura è stata abbandonata al degrado e mai consegnata ai suoi cittadini».

Oggi invece Palazzo Beneventano è diventato un polo culturale dalla forte attrazione turistica e artistica. Qui si svolgono convegni, giornate di studio, visite guidate e laboratori di cittadinanza attiva. I suoi locali ospitano residenze per artisti, mostre e iniziative, tutte autofinanziate grazie alle donazioni libere dei cittadini.

Insomma, il palazzo di Badia - quartiere che prende il nome da un’antica abbazia del XII secolo di Lentini – è un esempio virtuoso di rigenerazione urbana. Un progetto di rinascita di un intero quartiere che ha preso il via a partire dal salvataggio di un bene culturale che conserva ancora oggi importanti resti di età greco-romana e medievali.

Un’azione di tutela che ha permesso di contrastare anche di uno dei problemi più frequenti dei centri storici dei piccoli borghi siciliani: ossia lo spopolamento da parte dei giovani e l’impoverimento culturale. Giovani professionisti e studenti sono stati proprio i principali motori di questa azione di recupero e rinascita. Dalla necessità di voler creare uno spazio che potesse essere fruibile a tutti, i ragazzi sono riusciti a coinvolgere positivamente i residenti, trasformando un quartiere dimenticato in un parco d’arte contemporaneo.

Un polo culturale che si muove in perfetta sintonia con lo spirito della Convenzione di Faro (la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società). Da questa azione di inclusione sociale nasce parallelamente “Badia Lost & Found”, un team di professionisti che, oltre ad essere iscritti a Italia Nostra, dà vita ad una squadra di lavoro attorno ai temi della Rigenerazione Urbana e dell'Innovazione Sociale.

Nel 2018 il progetto è stato selezionato alla finale del Bando "Culturability" tra i migliori 15 progetti d’Italia su 351 partecipanti, ha partecipato a numerosi bandi tra cui il "Creative Living Lab" del Mibact. Nel 2019 il Mibact e la Fondazione Fitzcarraldo hanno seguito il collettivo "Badia Lost & Found" per ricevere il riconoscimento del lavoro svolto circa la gestione del sito.

Attualmente, per continuare l’attività di valorizzazione il team "Badia Lost & Found" e il gruppo di Italia Nostra sta promuovendo un partenariato speciale pubblico-privato con il Comune di Lentini.
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