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La cultura si fa Queer (e non è solo cinema): l'ottava edizione del "Sicilia Queer FilmFest"

Anteprime internazionali, premi, performance, opere fuori concorso, retrospettive ed eventi collaterali tra mostre, incontri, concerti e laboratori: torna a Palermo il "Queer"

  • 20 maggio 2018

Una frame del film "Un couteau dans le coeur" di Yann Gonzalez

«Non è una rassegna, è un Festival. Non è un evento, è un progetto». Così Andrea Inzerillo, il direttore artistico, presenta in conferenza stampa l’ottava edizione del "Sicilia Queer FilmFest", dal 31 maggio al 6 giugno ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, che si pone come porta d’ingresso per la città nell’anno in cui è Capitale Italiana della Cultura.

Un Festival che va avanti dal 2011 e che, dalla quarta edizione, si svolge al cinema De Seta, ai Cantieri alla Zisa, animati per l’occasione dalle mostre tra fotografia e installazioni, e poi incontri, laboratori, concerti nonché dai punti di ristoro e botteghe che attirano ogni anno tanta gente anche solo per passare del tempo insieme.

Quanto al lato cinematografico, quello chiaramente più importante e articolato, notizie assai importanti: questa ottava edizione sarà aperto da Stefano Savona e il suo “La strada dei Samouni”, freschissimo vincitore del “L’Oeil D’or”, il premio al Miglior Documentario del Festival di Cannes.
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Si chiuderà invece con “Un Cocteau dans le coeur” di Yann Gonzalez, presentato anche questo nel Concorso ufficiale della Croisette in questi giorni e già ospite in più occasioni del Queer.

Tra gli ospiti, Jacques Nolot nella sezione “Presenze”, che l’anno scorso vide Gabriel Abrantes vincitore, qualche giorno fa, della Settimana della Critica al già citato Festival francese, e due anni fa Lionel Baier, quest’anno regista del trailer ufficiale del Festival, nonché Gianni Amelio, per “Retrovie Italiane”, a cura di Umberto Cantone, che per il cinquantennale del Sessantotto di occuperà di ricostruirne la percezione del pubblico delle sale cinematografiche, raccontando cineromanzi e curiosità legate al periodo (parteciperanno Alessia Cervini ed Emiliano Morreale).

Ma il Queer non è solo Cinema, chiaramente. Le “Letterature Queer”, come ogni anno, cercheranno un focus sul linguaggio letterario contemporaneo, in sinergica collaborazione con “Una marina di libri”, al via il giorno dopo della chiusura del Festival.

«È il senso di Capitale della Cultura - ha detto Inzerillo - che come il Festival fa da anni proverà a raccontare Palermo al pubblico».

Il Premio "Nino Gennaro", invece, verrà assegnato a Wolfgang Tillmans (classe ‘68), fotografo tedesco residente a Londra.

Anche per questo motivo, la serata d’apertura, nella promessa di tante sorprese, vedrà “La rappresentante di lista” esibirsi sul palco, lasciando quindi spazio anche alla musica.

Il "Sicilia Queer Filmfest" con il sostegno del Comune, nella persona di Andrea Cusumano, assessore alla Cultura, della Sicilia Film Commission con il suo Presidente Alessandro Rais, e dell’Institut Français e il Goethe Institut, dell'Instituto Cervantes di Palermo e il Forum Austriaco della Cultura.

Il Festival è accessibile con un biglietto di ingresso dal costo di 5 euro oppure con abbonamenti (disponibili a partire dal primo giugno) dal costo di 50 euro, 25 ridotto per studenti. La serata d’apertura, invece, ha un ingresso a parte dal costo di 10 euro.
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