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La sue "cittacotte" le trovi in tutto il mondo: Vincenzo, l'architetto-artigiano di Palermo

La scelta deriva dal suo sconfinato amore per la città di Palermo e la Sicilia. ll procedimento per realizzare una miniatura può richiedere anche 30 ore di lavoro

  • 4 gennaio 2022

Vincenzo Vizzari e una delle sue "cittacotte" (foto di Massimo Crispi)

Da più di trent'anni Vincenzo Vizzari, classe '55, nel suo negozio - che è anche un laboratorio - in corso Vittorio Emanuele, incanta i turisti e non solo con le sue opere d'arte in miniatura. Vincenzo, architetto, inizia a spaziare con la fantasia durante gli anni dell'università.

«Nasce come hobby mentre ero studente in Architettura, ho fatto l'architetto per diversi anni, poi ho sviluppato il piano B», racconta.

Decide, dunque, di smettere di fare l'architetto e dedicarsi a tempo pieno alla sua passione per l'artigianato: «Mi dava molte più soddisfazioni a livello lavorativo, ho coniugato la conoscenza in architettura con il fare artigianale», racconta.

Inizia a riprodurre le case tipiche palermitane, poi si dedica alla riproduzione perfetta in scala dei monumenti più belli di Palermo e di altre città siciliane.

La scelta deriva chiaramente dal suo sconfinato amore per la città di Palermo, anche e soprattutto perché venti o trent'anni fa, il capoluogo siciliano non era conosciuto per la sua bellezza.
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«L'ho fatto per far conoscere Palermo, perché era sempre messa dietro l'angolo. Le miniature sono nate per diffondere la bellezza di Palermo nel mondo», racconta. La sua impresa è riuscita molto bene, dato che i suoi pezzi sono sparsi in tutto il mondo, dal Giappone all'Australia, dall'Argentina al Canada, e così via. Apprezzati soprattutto dai collezionisti, non smettono di destare stupore tra i passanti, tra chi si avvicina al suo storico negozio in corso Vittorio, aperto dal '93.

E se vi starete chiedendo come nasce una piccola cattedrale in terracotta, vi diciamo subito che ci vuole tanta dedizione, nulla è lasciato al caso. Il procedimento per realizzare una miniatura può richiedere anche trenta ore di minuzioso lavoro.

«Inizialmente si fa il prototipo, poi dal prototipo si fa il calco o i calchi, lavorati uno per uno, tagliati, assemblati, raffinati... si va dall'ora alle trenta ore di lavoro, dipende dal pezzo che si sta realizzando. La cattedrale avrà dietro una trentina d'ore di lavoro. Ognuno ha la sua anima», racconta Vincenzo.

Vincenzo fin da piccolo nutre una grande passione per l'arte e la manualità, in parte ereditata dalla madre sarta. Oltre al tempo da dedicare alle opere, dietro a un piccolo monumento, c'è un vero e proprio lavoro da architetto, perché prima di realizzare un pezzo Vincenzo va a rilevare le misure, si reca sul posto, fa le fotografie dei dettagli, dei particolari e, soltanto dopo questo lavoro certosino, può realizzare il prototipo.

«Ogni pezzo è monotipico, sembrano uguali ma sono differenti, hanno piccole differenze manuali che li identificano», racconta. Le scale utilizzate per le misure sono una 1 a 350 circa, e l'altra 1 a 80 circa.

Tra le ''Cittacotte'' si possono trovare la già citata cattedrale di Palermo, la Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, il Ginnasio dell'orto Botanico, Porta Felice, Palazzo Chiaramonte Steri, e tanti altri simboli di bellezza e storia.
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