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Addio alle spiagge libere in Sicilia? È polemica

Secondo quanto ha deciso la Regione, il 40% delle coste balneabili ancora non a pagamento sarà messo in vendita: la decisione nasce per valorizzare il turismo

  • 24 febbraio 2012

Prepariamoci a dire addio alle spiagge libere in Sicilia, che a quanto pare saranno sempre meno: secondo quanto ha deciso la Regione, infatti, il 40% delle coste balneabili ancora non a pagamento sarà a breve messo in vendita. La decisione nasce allo scopo di valorizzare il turismo nell'isola.

L'assessore regionale al Territorio Sebastiano Di Betta, dopo un incontro tenutosi negli scorsi giorni a Roma con i ministri Europei, ha affermato: «Vogliamo creare occupazione e sviluppo. I rappresentanti della associazioni nazionali di categoria hanno manifestato la loro disponibilità a discutere circa tale provvedimento. E per rilanciare e valorizzare il settore metteremo sul mercato il 40% di coste balneari ancora libere».

Confcommercio Sicilia sembra non essere pienamente d’accordo: «Si pensa di fare cassa sulle spalle degli imprenditori – ha detto il presidente Pietro Agen - dimenticando che in questo modo si otterranno tre soli risultati: come primo, quello di distruggere il sistema delle imprese legate al turismo balneare, di fare lievitare a danno di cittadini e turisti i costi di fruizione dei lidi balneari, e vanificare ulteriormente ogni speranza di sviluppo turistico di questa regione. Quando invece l'unica vera speranza di sviluppo per la Sicilia è proprio il turismo ».

Per far fronte alla questione il governatore Raffaele Lombardo ha convocato un tavolo tacnico a palazzo D'Orleans presieduto dallo stesso Di Betta, fautore e sostenitore del progetto, che nella sua visione potrà rilanciare il turismo balneare della Sicilia.

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