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Addio Vincenzo Consolo: celebrati i funerali

Si è spenta una figura di indiscussa importanza nel panorama letterario nazionale, autore di "Retablo", "Il sorriso dell'ignoto marinaio", "Lunaria e Catarsi"

  • 21 gennaio 2012

Va via lui, l'uomo che ha saputo attraverso i suoi libri e racconti rendere al meglio la luce della sua amata Sicilia. Ci abbandona sabato 21 gennaio nella sua abitazione milanese, il noto scrittore siciliano Vincenzo Consolo a 78 anni, dopo una lunga malattia. I funerali si sono celebrati lunedì 23 gennaio nella Chiesa del Sacro Cuore della sua Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina, città che l'ha visto nascere nel 1933.

Dopo la laurea in giurisprudenza lo si vede impegnarsi subito nella sua costante e ossessiva ricerca letteraria. Esordisce nel lontano 1963 con il suo primo romanzo "La ferita dell'aprile" incentrato sulla vita del dopoguerra in Sicilia, ad esso ne susseguono tanti altri che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della letteratura Siciliana e non, le sue opere infatti sono state tradotte in moltissime lingue dal catalano all'inglese, al tedesco, allo spagnolo, portoghese, e persino rumeno.

Ricordiamo "Il Sorriso dell'ignoto marinaio" opera storica incentrata sui moti rivoluzionari del 1860 in Sicilia, divenuta famosa per il suo bizzarro protagonista, il filantropo barone Mandralisca di Cefalù, che si narra ricevette in dono a Lipari il celebre ritratto di Antonello Da Messina, ossia "Il ritratto dell'Ignoto Marinaio". Romanticismo indiscusso con la storia del povero fraticello Isidoro innamorato pazzo della sua Rosalia in "Retablo" ," Lo Spasimo di Palermo", "Le pietre di Pantalica" in cui è riscontrabile il suo evidente concetto di 'Male di vivere' come riflessione inevitabile sul male e il destino dell'uomo ( Ma che siamo noi, che siamo? se non formicole che s'ammazzano di travaglio in questa vita breve come un giorno, un lampo).

"Un Giorno come altri", "Nottetempo, casa per casa", "Per un pò d'erba ai limiti del feudo" , "L'olivo e l'olivastro", ed i suoi racconti "Lunaria" e "Catarsi". I suoi riferimenti umani e artistici che nella sua vita non si è mai stancato di ricordare sono stati Leonardo Sciascia e Lucio Piccolo. E durante la sua lunga carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra di essi ricordiamo il Premio Strega, Premio Internazionale Unione Latina, Premio Brancati, Premio Pirandello e ultimo il Premio Feonia nel 2000.

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