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Amore e morte, vendetta e mistero: due leggende dietro le Teste di Moro siciliane

Sono due le leggende principali che si celano dietro i vasi in ceramica, tanto cari a Dolce & Gabbana, noti come "Teste di Moro". Entrambe parlano di amori proibiti

Balarm
La redazione
  • 19 giugno 2017

Le tipiche Teste di Moro siciliane

Una storia d'amore e gelosia, di vendetta e promesse quella che si nasconde dietro le Teste di Moro: vasi ornamentali tipicamente siciliani che, grandi da giardino o piccoli e da salotto, possono essere comprati più o meno in tutta l'Isola.

Siamo nell'anno 1000, epoca in cui la Sicilia è sotto la dominazione dei Mori. Una giovane ragazza stava curando le sue piante quando proprio un moro la vide e se ne innamorò. Le dichiarò il suo amore in quello stesso istante e lei, spinta dalla passione, affermò di ricambiare.

Il loro amore fu vissuto con intensità e senza freni, ma quello che lei non sapeva era che l'uomo fosse sposato e, anche se la famiglia del Moro era rimasta in Oriente, la triste verità arrivò comunque alle orecchie della giovane siciliana.

Amareggiata dal tradimento e devastata dall'idea che il suo uomo dovesse far ritorno nella propria terra decise di cedere alla tentazione di vendicarsi.

Una notte, mentre lui giaceva addormentato, lei impugnò un coltello e lo colpì a morte e poi lo decapitò, decidendo che la testa del suo amato dovesse restare accanto a lei, la trasformò in un vaso che riempì con del basilico.
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La scelta cadde proprio sul basilico perché questa pianta rappresenta "l'erba dei sovrani": fu quindi un ultimo gesto di rispetto per il suo amato tradtore.

Depose infine la testa in balcone, dedicandosi ogni giorno alla cura di quel basilico che in essa cresceva innaffiandolo con le sue stesse lacrime.

Passeggiando per le vie delle grandi città e dei piccoli centri della Sicilia è facile trovare le Teste di Moro, vasi maestosi, in ceramica dipinta a mano, che raffigurano il volto di un Moro e di una giovane donna di bell’aspetto.

C'è però una seconda leggenda: quella che vede una giovane benestante bianca innamorarsi di un moro di umili origini. Questo amore venne contrastato e punito con la decapitazione di entrambi gli amanti.

La vergogna di questo amore impossibile è poi stata resa pubblica dalla famiglia di lei, che ha esposto entrambe le teste al balcone perché tutti le vedessero. Da qui sarebbe nata la tradizione di comprare le Teste di Moro a coppia: in ricordo e in segno di perdono per i due innamorati assassinati.
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