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Caparezza, “La legge dell’ortica”

Il suo ultimo cd, “Verità supposte”, fa riferimento alla capacità propria dei suoi testi di colpire e penetrare nell’ego benpensante degli ipocriti

  • 19 dicembre 2003

Un cespuglio di capelli con le radici in una mente geniale e fuori dal coro: arriva Caparezza a Palermo, ospite sabato 20 dicembre alle 22 allo Zsa Zsa Art Factory, in via Angelitti 32, per un concerto che porta il marchio della Exodus Agency. E con lui arriva tutto il bagaglio carico di provocazioni in rima e taglienti giochi di parole. Emblematico è ad esempio il titolo del suo ultimo album, il secondo della sua carriera : “Verità supposte” che fa riferimento alla capacità propria dei suoi testi di colpire e penetrare nell’ego benpensante degli ipocriti. Caustico e dissacrante, Caparezza si concentra sulla critica al bigottismo sociale, alla banalità, alla retorica e all’omologazione, e lo fa in una maniera tutta sua, riuscendo con successo a sposare ritmi coinvolgenti, rime incrociate e interpretazioni da giullare furbo e sottile, ma allo stesso tempo cinico e spietato, “…è per questo che seguo la legge dell’ortica – canta in una della tracce dell’ultimo album – che ogni giorno mi incita, quando butto giù il testo che vuoi che ti dica… non c’è gusto se non irrita…”.

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Niente riferimenti diretti, ma osservazione della realtà che ci circonda attraverso gli occhi di una mente pensante. Ma la “suppomusica” del pugliese non è solo testi pungenti e ironia a tutto spiano, a rendere piacevole l’ascolto è anche una selezione di basi campionate e jam con strumenti live che svariano dalle cadenze sincopate di una marcia balcanica a reef grunge accompagnati da urla incazzate. Il percorso di Michele Salvemini, originario di Molfetta (Ba) comincia con la “disavventura” MikiMix, l’alter-ego ingenuo del periodo pre-caparezza, che partecipa anche al festival di San Remo nel 1996 con la canzone “E la notte se ne va” e pubblica l’album “La mia buona stella” con la Sony. Quattro anni dopo si ripresenta il suo Mr Hide: look diverso, genere diverso, progetto diverso. Via il nomignolo MikiMix e largo al più schietto e sincero Caparezza che è anche il titolo del suo primo album dopo il reset (“Caparezza?!”), ma seguito da un punto interrogativo come a dire “chi???”.

Diversa anche la casa discografica, la Extra, una costola editoriale della Virgin. Il primo singolo “Tutto ciò che c’è” lo presenta al pubblico nella sua indole surreale e grottesca in un pezzo originale e ben arrangiato. E a giugno di quest’anno ecco il secondo album che ha già ricevuto il favore di gran parte della critica del settore. Quello di sabato 20 non sarà solo un semplice concerto inteso come pura esecuzione dei pezzi, ma un vero e proprio spettacolo di intrattenimento, un’atmosfera goliardica frutto della carica di umorismo e della voglia di fare ironia di un trentenne che non vuole rinunciare alla giocosità delle emozioni infantili. E ha deciso di farlo con il suo Capa-style, senza essere il doppione di nessuno. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro ed è in prevendita da Master dischi, Ellepi dischi, Diskery, e Box Office Ricordi.

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