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"Che FAI stasera?", incontri sull'arte siciliana

  • 19 dicembre 2005

Con il periodo natalizio sono ripresi gli incontri organizzati dalla sezione palermitana del FAI, Fondo ambiente italiano, la principale fondazione italiana che opera dal 1975 per la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico dell’Italia. Questi appuntamenti con studiosi e storici sono un’occasione per approfondire vari temi della realtà palermitana e siciliana, dall’archeologia all’architettura, passando alle arte figurative e alla storia. Il ciclo di incontri “Che FAI stasera” è iniziato il 15 dicembre scorso con Pietro Todaro, noto per i suoi numerosi studi su qanat e camere dello scirocco, che ha illustrato le diverse categorie di ipogei presenti a Palermo. Si riprenderà l’anno nuovo, il 12 gennaio, con lo storico Francesco Lo Piccolo che parlerà de “L’araldica nella storia e nell’arte in Sicilia”, illustrando stemmi, blasoni e titoli nobiliari delle famiglie nobile siciliane. Poi sarà il turno dello storico militare Attilio Albergoni, il 26 gennaio, con “Ricordando Palermo: 1937-1947”, che presenterà le ricerche iconografiche e documentari sulla capitale siciliana tra il 1937 (anno di grandi realizzazioni architettoniche e urbanistiche) e il 1947, che segnò l’inizio della ricostruzioni dei danni causati dalla guerra.

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Il 9 febbraio, la scrittrice Pina Mandolfo racconterà la storia di una nobile palermitana del Seicento: “Suor Anna Maddalena Valdina: fuga dal monastero delle stimmate”. L’architettura sarà poi il tema dell’incontro che terrà il 9 marzo la giornalista Paola Nicita su “I borghi rurali dell’epoca fascista”, numerosi in Sicilia, e oggetto da qualche anno di un rinnovato interesse. Voluti dal regime fascista per incoraggiare l’economia agricola, spesso realizzati da architetti di un certo rilievo, si articolano attorno ad una piazza dove si affacciano la chiesa, la scuola e la Casa del fascio. L’architetto Renzo Lecardane racconterà poi il 23 marzo le vicende dell’“Esposizione nazionale di Palermo del 1891-92 dagli esempi europei al progetto di Ernesto Basile”, un avvenimento che segnò la definizione urbanistica della parte nuova della città. E sarà dedicato ad un protagonista di questo periodo pieno di fermento l’ultimo incontro che si terrà il 13 aprile: “Le opere di Rocco Lentini”, presentato dalla nipote dell’artista, Fernanda. Rocco Lentini, pittore e autore delle decorazioni del Teatro Massimo e del Politeama Garibaldi, fu uno dei protagonisti dell’arte palermitana tra l’Ottocento e il Novecento. Gli incontri si terranno alle 18.30 presso la Cappella Lo Bianco (Via Isidoro La Lumia, 77) e sono aperti anche ai non aderenti al Fai (contributo libero). Per maggiori informazioni consultare il sito www.fondoambiente.it o telefonare al 348.1226868.

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