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Estate palermitana: tutto il cinema di Kals’Art

Il cinema di Kals'Art è diviso in due nuclei tematici centrali, Segnali Inquieti e Lo sguardo del cinema europeo sull’Islam

  • 25 luglio 2004

Finalmente un respiro di sollievo. Memori di ormai troppo lontane proiezioni a Villa Filippina, i cinefili sentivano la mancanza di valide alternative. La risposta arriva, quest’anno, da Kals’Art, la rassegna di spettacoli estivi organizzati dal comune di Palermo, che propone nello scenografico spazio di Santa Maria dello Spasimo un’interessante rassegna di ventidue proiezioni, dal 6 al 29 agosto. E’ divisa in due nuclei tematici centrali, Segnali Inquieti e Lo sguardo del cinema europeo sull’Islam, a cui si affiancheranno altre quattro sezioni: Prime Visioni (“The Five Obstructions” di Lars Von Trier – uno dei fondatori del Dogma – e Jørgen Leth; l’interessante “Bamboozled” di Spike Lee, che con sguardo disilluso presenta il mondo televisivo con tutte le sue regole inumane e ciniche; “Nòi albinòi” di Dagur Kári Pétursson, uscito quest’inverno, molto crudo nell’avvicinarsi al mondo di ragazzi “particolari”, “A Snake of June” di Shinya Tsukamoto; “La costa del sole” d John Sayles; “Alexandra’s Project” di Rolf De Heer; “Lost in la Mancha” di Keith Fulton e Louis Pepe, bellissimo documentario sul backstage del film, mai realizzato, di Terry Gillian, geniale e surreale regista, purtroppo poco apprezzato; “Ghost World” di Terry Zwigoff, un talentoso regista indipendente), Eventi Speciali (“Lo sguardo di Michelangelo” di Michelangelo Antonioni, ultimo cortometraggio realizzato dal grande maestro; “Vulcano” di William Dieterle, presentato dal preparatissimo Alessandro Rais).

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Altra sezione imperdibile è quella dedicata ai capolavori della commedia sofisticata hollywoodiana. Cinque pietre miliari restaurate e proiettate in versione originale con sottotitoli in italiano: “Mancia Competente” di Ernst Lubitsch, il miglior film del regista, come ammesso dallo stesso; “Scandalo a Filadelfia” di George Cukor, tratto da una commedia scritta proprio per Katherine Hepburn, che ricevette il premio come miglior attrice dalla critica newyorkese; “L’orribile verità” di Leo McCarey, all’epoca accolto con riserve per il tema scabroso del divorzio, poi accettato grazie all’inserimento del monologo del giudice a difesa del matrimonio; “La signora di mezzanotte” di Mitchell Leisen, sceneggiato anche da Billy Wilder; “Lady Eva” di Preston Sturges. Infine una giusta attenzione ai cortometraggi, in Italia poco considerati, girati da registi di tutto rispetto: Mario Amura, Licia Eminenti, Marco Pontecorvo. Da non dimenticare gli incontri con scrittori, che presenteranno il loro film preferito: Dario Voltolini “La città incantata”, il capolavoro animato di Hayao Miyazaki; Diego De Silva “L’insolito caso di Mr Hire” di Patrice Leconte; Marcello Fois “I misteri del giardino di Compton House” di Peter Greenaway, notevole per i costumi e le locations, Wu Ming “Dead Man” di Jim Jarmush, splendido film girato nel west America dell’800, che vede la partecipazione anche di Iggy Pop nel ruolo del cowboy vestito da donna. E’ opportuno segnalare: “Amores Perros” di Alejandro Gonzàlez Inàrritu, “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo, “La paura mangia l’anima” di Rainer Werner Fassbinder e “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini. Sarebbe consigliabile considerare la visione dei film un piacevole impegno quotidiano! Il calendario dettagliato lo potete consultare sul sito www.kalsart.it.

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