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Ex chimica Arenella: il M5S avvia un piano di bonifica

Dal 1987 lo stabilimento è chiuso e da quel momento incuria e degrado lo hanno trasformato in un pericolo per il territorio: adesso il M5S lancia la riqualificazione

  • 14 agosto 2016

La chimica Goldenberg, meglio nota come "chimica Arenella", ricomincia a far parte del dibattito politico regionale e cittadino, tra promesse di bonifica e piani di riqualifica della zona, dopo essere stata protagonista dei fatti di cronaca palermitana a causa dell'incendio che ha colpito la struttura lo scorso 16 giugno.

L'ex chimica Arenella è stata il più importante polo industriale italiano per la produzione di acidi all'inizio del secolo scorso, diventando un'eccellenza europea: costruita nel 1909 da una cordata di imprenditori tedeschi ebrei, rappresentò per Palermo anche uno splendido esempio di architettura liberty. Poi, col degrado della città, è arrivato anche quello dello stabilimento che nel 1987 ha chiuso i battenti ed è stata relegato ad uno stato di completo abbandono.

L'ex fabbrica, esempio di una borgata abbandonata a se stessa da anni a causa dell'inefficienza politica, è uno dei prossimi obiettivi del Movimento 5 Stelle, che in questi giorni ha ottenuto dal vicesindaco di Palermo, Emilio Arcuri, un impegno formale per ripulire lo stabilimento in più step.

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«Dopo l'incendio di giugno si corre ai ripari - dichiara Giampiero Trizzino, Presidente della commissione ambiente e territorio dell'Ars - Sarà ripulita entro questo mese l'ex chimica Arenella dagli arbusti e dai cumuli di rifiuti che si sono rivelati un valido alleato delle fiamme sviluppatesi nell'ex stabilimento, ammorbando per settimane l'aria della borgata».

«È ovvio - continua Trizzino - che realizzare una reale bonifica, con la rimozione dell'amianto presente, in questo momento è impossibile, visto che occorrerebbero risorse che al momento non sono disponibili. Per il momento si procederà alla caratterizzazione dei rifiuti per capire quelli che si possono eliminare per ridurre sensibilmente i rischi nell'immediato futuro».

«Dopo l'estate – gli fa eco Giorgio Ciaccio, sempre del M5S - è nostra intenzione convocare un'assemblea degli abitanti per avviare i lavori per l'elaborazione di un progetto di recupero dell'area utilizzando i fondi europei. È da tempo che si parla di progetti rimasti finora lettera morta. È ora di lavorarci seriamente: la fabbrica non può rappresentare un pericolo per la gente della zona, ma un'opportunità e una risorsa da mettere a frutto. Noi abbiamo tutta l'intenzione di farlo con l'aiuto dei cittadini».

L'ex chimica Arenella potrebbe dunque ritrovarsi in pochi anni davanti ad una vera e propria rinascita, abboandonando il suo passato di nucleo industriale in favore di una nuova veste culturale, per un possibile rilancio dell'intera borgata dell'Arenella, spingengo l'idea di una Palermo che è anche capace di ricostruire guardando al futuro.

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