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Lina Sastri al Massimo per un galà di beneficenza

  • 8 dicembre 2006

Una serata di beneficenza con premio annesso e una protagonista d'eccezione. Il 18 dicembre al teatro Massimo alle 21.30 Lina Sastri sarà la protagonista di un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione "Federico II". La kermesse sarà presentata dal giornalista Rai Puccio Corona e il ricavato andrà a sostegno di un’associazione che ha speso la sua attività nell’aiuto dei bambini siciliani. Nel corso della manifestazione verrà assegnato il premio "Curò" all’esponente della cultura siciliana che si sarà distinto nel campo della cultura, dell’arte e dello spettacolo.

L’attrice napoletana ha saputo nel corso della sua carriera prestare al teatro ma anche al cinema ed anche per alcuni periodi alla canzone, le sue grandissime capacità di interpretazione drammatica che si fonde in alcune occasioni in un’amara ironia. Bravissima attrice che ha saputo esportare la "napoletanità" fuori dagli stereotipi consunti in cui è stata confinata per troppo tempo la città partenopea. Indimenticabili i suoi primi passi accanto a Eduardo De Filippo continuando poi con i film di Massimo Troisi. La prevendita dei biglietti che hanno un costo di 60 euro si svolgerà presso la Fondazione "Federico II" (ufficio pubblicità) via Nicolò Garzilli, 36, la biglietteria di Palazzo dei Normanni piazza Indipendenza (ingresso turistico), Ellepi via della Libertà, 29, Ricordi via Cavour, 135 e Country Time Club via dell’Olimpo, 5.

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Per la stagione concertistica del Teatro, invece, appuntamento un giorno prima, il 17 dicembre alle 18,30. In programma il "Requiem tedesco opera 45 per solo coro e orchestra" di Brahms, uno dei più voluti e sofferti brani del compositore tedesco, scritto nel 1868. L’orchestra e il coro del teatro saranno diretti da Pinchas Steinberg con la partecipazione del soprano Alexia Voulgaridou e del baritono Detlef Roth. Un pezzo forte della musica brahmsiana che si può considerare come la più importante composizione vocale dell’autore, oltre ad essere la tappa fondamentale della sua carriera artistica.

Il racconto musicale trasmette diversi sentimenti come la serenità, la malinconia e infine la riappacificazione. Un requiem certamente diverso, frutto della tradizione luterana che lo distanzia nettamente dalla concezione cattolica romana. Mancano i tratti drammatici della collera divina nel giorno del giudizio ma viene fuori al concezione protestante della morte, per la quale il passaggio a una condizione di vita migliore avviene senza nessun contrasto. I biglietti potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 15.

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