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Perturbazione, indie-pop sul filo della malinconia

  • 12 dicembre 2005

Non sempre “pop” è una parolaccia. Ci provano a renderla tale, con produzioni di largo consumo e bassa valenza artistica, ma c’è anche chi tenta altre strade per nobilitare il genere come merita. Tra questi, in Italia, vi sono i Perturbazione, gruppo formatosi in un liceo di Rivoli, in provincia di Torino, nell’ormai lontanissimo 1988, che suonerà per la rassegna Indiexplosion giovedì 15 dicembre ai Candelai di Palermo (via Candelai 65).

Dal momento in cui si formano, i Perturbazione passano anni tra sale prove improvvisate, concerti avventurosi e ripetuti cambi d’organico, nel corso dei quali il quartetto (Tommaso Cerasuolo voce, Stefano Milano basso, Rossano Lo Mele batteria e Gigi Giancursi chitarra) si stabilizza con l’ingresso in pianta stabile di Elena Diana al violoncello (1994) e del fratello di Rossano, Cristiano, alla chitarra (1998). Nel corso di questo periodo è scarna l’attività discografica. La band inizia suonando cover (anche canzoni di Screaming Trees, Pearl Jam e Rage Against the Machine!!!) e comincia a scrivere pezzi propri solo dal 1992. Nell’anno successivo arriva il primo demo, che tutti chiamano “I tagli del maiale” ed è cantato in inglese. Nel 1996 esce il singolo “Corridors/A Huge Mistake”, che riceve un’ottima accoglienza dalla rivista specializzata Rockerilla. L’incontro con John Vignola segna una svolta: il giornalista-discografico decide infatti di produrre per la sua etichetta On/Off il debutto dei Perturbazione, “Waiting to Happen”, che esce nella primavera del 1998. A distanza di pochi mesi arriva la svolta con l’ep “36”, che segna il passaggio all’italiano in tutti i pezzi tranne uno.
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Il successo nazionale, però, arriva con l’album del 2002 “In circolo”, prodotto da Fabio Magistrali (Bugo, A Short Apnea, Marta sui tubi). A trascinare il lavoro è soprattutto il singolo “Agosto”, il cui video a cartoni animati viene trasmesso in heavy rotation sulle televisioni musicali. Nelle loro composizioni i Perturbazione cercano di coniugare un’attitudine indie con la canzone d’autore italiana. Il pop costruito su atmosfere intime, tra tappeti di chitarre e violoncello, lascia a volte spazio a pezzi più rockeggianti e scanzonati. Se “Agosto” è malinconica sin dall’attacco (“Agosto è il mese più freddo dell’anno”), “Mi piacerebbe” allenta la tensione in un testo pieno di (auto)ironia, caratteristica niente affatto estranea al patrimonio genetico della band. L’introspezione e la costruzione raffinata dei pezzi caratterizzano anche il nuovo album, “Canzoni allo specchio”, uscito su Mescal e prodotto da Paolo Benvegnù, ex Scisma e nome di punta dell’indie italiano. Un lavoro che contiene autentiche gemme pop, come “Spalle strette” e “Quattro gocce di blu”.

Il concerto sarà accompagnato dalle selezioni di musica alternativa della Indiexplosion Dj Crew, che mixerà classici del passato e nuove tendenze in una contaminazione di generi che spazia dall’indie rock alla new wave, al garage. L’ingresso costa 8 euro (intero), 6 euro (ridotto) fino alle 22.30 al botteghino oppure iscrivendosi alla lista riduzione tramite la finestra pop up che trovate all'apertura di www.balarm.it (indirizzo www.balarm.it/perturbazione.asp). L’apertura dei cancelli è prevista per le 21.30.
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