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Pubblicata la Carta dei Monumenti della natura

  • 30 ottobre 2006

«Questa carta è un nuovo importante strumento di “Salvalarte Sicilia”, una delle campagne di maggior impegno di Legambiente, per la tutela e valorizzazione dei nostri “patriarchi verdi”». Gianfranco Zanna, responsabile per i Beni Culturali di Legambiente Sicilia, presenta nel giardino di Palazzo dei Normanni a Palermo la carta degli alberi monumentali: un grande poster che reca sul fronte i disegni (realizzati da Fiammetta Foresta Martin) di alcune delle piante dichiarate “Monumenti della natura”, e sul retro il testo del decreto istitutivo dell’Albo e l’elenco dei sessanta alberi già inseriti nella carta e di altri centoquaranta segnalati dal settembre del 2005 e in attesa di valutazione da parte delle competenti soprintendenze.

L’istituzione dell’Albo da parte dell’Assessorato regionale ai Beni culturali è solo un primo passo, in attesa di adeguate disposizioni normative dell’Assemblea regionale. «La legge deve nascere nel Palazzo – dice il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – è una di quelle iniziative che un parlamentare deve con forza volere e fare sue. Sarebbe inoltre auspicabile che il potere decisionale in materia, oggi rimesso a quattro diversi assessorati (Beni culturali, Territorio, Turismo e Agricoltura) sia in capo ad uno solo». «Il testo di legge – spiega Zanna – dovrà prevedere alcuni indispensabili strumenti: un serio censimento scientifico delle piante, una tabellazione che indichi come raggiungere le aree e come individuare gli esemplari, una recinzione ove sia necessario».

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«Queste piante – prosegue Zanna – sono un patrimonio culturale oltre che naturalistico, richiamano storie e leggende e sono profondamente legate alle comunità territoriali». Come il cipresso di San Benedetto il moro a Santa Maria di Gesù: «la leggenda vuole che il santo patrono piantò il suo bastone nella terra accanto il suo casolare e che da lì sia nato l’albero».
«È inoltre necessario – aggiunge Miccichè – che si leghino sviluppo ed occupazione alla cura degli alberi, ad esempio rendendoli “siti visitabili” ed inserendoli nei percorsi all’interno dei parchi». Il presidente dell’Assemblea regionale ha anche annunciato l’apertura al pubblico del giardino del Palazzo dei Normanni nei fine settimana, a patto che si riesca a realizzare un accesso diretto, per rendere questo patrimonio culturale fruibile nei giorni di minore attività del Parlamento. «Proprio in questo giardino – ricorda Gianfranco Zanna – si trova uno di questi monumenti naturali, un pino domestico cresciuto all’interno di un ficus».
dgz.

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