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“The Commitments”: ancora rock in piazza

  • 12 settembre 2005

Probabilmente Alan Parker non ci sarà, ma "The Commitments", la maratona musicale tutta palermitana in programma dal 16 al 18 settembre a piazza Sant'Anna, come ultima tranche della stagione musicale del Kals'Art estivo, ha tutti i requisiti per non far rimpiangere il talentuoso regista britannico e il suo omonimo capolavoro cinematografico. Paralleli e ironia a parte, l’estate locale si appresta all'epilogo all’insegna del caldo e degli inevitabili concerti all’aperto. Piazza Sant'Anna a Palermo, nel pieno della sua bellezza retrò, sarà la dissonante location (a ingresso libero) che farà da cornice ai sei gruppi locali che si alterneranno in questa "tre giorni". Un weekend tutto da sentire, che aprirà i battenti venerdì 16 settembre con il doppio live dei Sun beat her (featured by Akkura, di cui sono la riduzione in trio) e degli OM, in auge dal 1998 e band tra le più imprevedibili, naif e positivamente "assurde" dell’intero panorama siciliano alla ricerca di traballanti elaborazioni “esperenziali”, che usano l'inglese, francese, spagnolo, tedesco e italiano, frammentati e, a volte, volutamente sgrammaticati, per raccontare storie minime di personaggi fittizi o piccole frazioni di vissuto quotidiano: un po’ come vedere Vincent Price spaventare le vecchiette ai giardini pubblici.

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Sabato 17 spazio allo ska e ai ritmi in levare, quello proposto dalle band locali tra le più rappresentative: i Cheech Skaos, portavoci assoluti di uno ska a metà strada tra i caraibi e la sperimentazione (e che hanno avuto il piacevole privilegio di dividere il palco con Manu Chao), per una forma sonora inedita e per nulla “coveristica”, e i Sottocosto di Piazza, Mogavero & Co., contaminati da reggae, punk e un’innata voglia di "teatralità" sul palco, ormai lanciati verso la "conquista" nazionale. A chiudere "la missione Commitments", domenica 18 settembre, troveremo i Famelika: portavoci di un "prog- alternative rock" tutto da scoprire (e da definire, data la loro allergia verso i generi preconfezionati): il gruppo di Misilmeri suona decisamente "politically-indie", concedendosi a respiri di matrice indierock pervasi da messaggi sociali. L’ultimo giro di campo della maratona vedrà impegnato il Trio Landolina che, ideato dal cantautore Tony per accompagnare le proprie "canzoncine", si avvale di organici variabili scelti in base al caso, alla fusione, alla momentanea empatia sul piano personale e, nelle versioni più fallimentari, sul piano prettamente tecnico.

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