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Tutti i colori del design

  • 4 dicembre 2006

La biblioteca si trasforma in museo, le piastrelle diventano oggetto d’arte. Il design italiano si mette di nuovo in scena nella storica cornice della Biblioteca Comunale di Palermo per il secondo appuntamento della rassegna “Live Design”. Ideato da Luca Dal Bò con la collaborazione di Vanni Pasca e Agnese Giglia e con il patrocinio del Dipartimento di design e del dottorato di ricerca in Design dell’Università di Palermo, questo ciclo di eventi presenta la produzione e la ricerca sviluppate da alcune aziende italiane di design note a livello internazionale.

Dopo Magis, che ha inaugurato la rassegna nel giugno scorso, ora con la mostra "Palincromie" aperta al pubblico fino al 12 dicembre (Biblioteca Comunale di Palermo, piazza Casa Professa, dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 20, ingresso libero) vengono presentati i prodotti dell’azienda Ceramica di Treviso. Un modo per avvicinare il grande pubblico al design, come dicono gli organizzatori: «è un’occasione per far uscire i prodotti dai negozi e toccarli con mano». Come preannuncia il titolo, il protagonista dell’esposizione è il colore, anzi la pluralità dei colori, cominciando dai pigmenti per giungere poi al risultato finale, le piccole tessere di mosaico dalle tinte cangianti.

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Nell’atrio seicentesco vengono accostate ai ciottoli della storica pavimentazione grandi lastre distese che presentano le nuove proposte dell’azienda per i pavimenti. All’interno, nella penombra della sala di lettura della biblioteca, è allestita una “Stanza dell’Alchimia” dove delle provette con pigmenti sono allineate e illuminate in modo suggestivo da luci al neon e corredate dalle foto di Fabio Gambina. La materia base è l’argilla che viene colorata in pasta per essere poi smaltata e cotta. Grandi pannelli stavolta verticali presentano il prodotto finale ruotando e creando giochi di luce sulle superfici. La brillantezza e luminosità di queste ultime, realizzate con tecniche artigianali dall’azienda trevigiana, vengono messe in evidenza dall’illuminazione che il visitatore può spostare a suo piacimento. Un modo per renderlo partecipe, all’insegna delle attuali tendenze museali che vogliono il visitatore protagonista.

Passeggiando nelle sale e negli spazi esterni della biblioteca si può cosi scoprire come un materiale così antico come la ceramica possa essere reinterpretato e adattato al gusto contemporaneo. La mostra prosegue per la città presso diversi showroom di design quali DiDesign, Spazio Deep, Geologica+Salamone&Pullara, Garden House e Velarredo ai quali si aggiunge l’Hotel Plaza Opera, a dimostrazione dell’attuale sinergia tra università e impresa. I prossimi appuntamenti in programma sono con il design di Moroso, Agape e Vitra. Per maggiori informazioni sulla rassegna, si può consultare il sito www.livedesign.cc.

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